Ci vuole uno scandalosa prova difensiva di entrambe le squadre per vedere qualche gol in Roma-Fiorentina: e siccome le papere non sono mancate, di gol ne abbiamo visti un bel po’…
Una delle partite più divertenti di questo campionato è risolta da una serie improponibile di stronzate: oscar della cappella va questa sera a Viviano, colpevolissimo su due dei tre gol giallorossi.
Il primo arriva dopo poco su colpo di testa doppio Tachsidis-Castan, col portiere viola fermo in mezzo come l’imbecille di turno quando si gioca a torello: lob lento, Viviano a farfalle e Roma che gode.
Passano sette minuti e la Fiorentina pareggia, ma questa volta è la difesa giallorossa in toto a far mettere le mani nei capelli ai tifosi con un tentativo di schema che sul calcio di punizione di Borja Valero mette in fuorigioco tutti tranne quello a cui diretto il passaggio, ovvero Pasqual, che poi appoggia per Roncaglia a porta più che vuota, mentre Castan e Marquinhos tentavano di battere Bolt sui cento metri verso l’area avversaria.
La squadra giallorossa spinge di più e trova subito il raddoppio con Totti imbeccato da Destro in contropiede, poi la Fiorentina quasi scompare e Totti ci mette un altro sigillo: il merito del gol, però, va ancora una volta a Viviano. Il capitano romanista tira una fucilata centrale da casa sua e l’estremo difensore della Fiorentina quasi toglie le mani sul tiro: 3-1.
C’è da dire che in almeno un paio di occasioni lo stesso Viviano salva il risultato, ma i due gol regalati sono davvero troppo generosi per una partita di questo calibro.
Il secondo tempo inizio nel segno della Viola che dopo un niente accorcia le distanze con il subentrato Ellamadonna, abile nel rimanere praticamente da solo in area mentre i difensori giallorossi sono impegnati a raccogliere le finferle in campo: 3-2, partita riaperta e Fiorentina appagata.
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Appagata? Sì, perché da lì scompare per altri quaranta minuti in cui c’è solo Roma, a trazione totalmente anteriore e con una fame talmente acuta da mangiarsi tutti i gol possibili e immaginabili, ma pure quelli inimmaginabili; le azioni si sprecano, Destro non riesce a insaccare, Bradley spara a lato da un centimetro, tutti i tiri da fuori sono sterili. Sembra una maledizione.
Verso fine partita la Fiorentina rischia il pareggio con un’azione in contropiede salvata da un miracolo di Goicoechea da cui scaturisco due calci d’angolo su cui lo stesso Goicoechea rischia di regalare il 3-3. Invece poco dopo arriva il 4-2, su un’altra bella azione della Roma che vede l’eterno Francesco Totti rifinire di giustezza per Osvaldo che da lì proprio non può sbagliare.
Vittoria meritata, Roma rilanciata e Fiorentina ridimensionata.
E con le rime sono a posto.