Una papera di Romero spiana la vittoria del Chievo sulla Samp (2-1).

Il primo anticipo della settima giornata di serie A termina con la vittoria del Chievo sulla Sampdoria. Potremmo riassumere con: “Se non ci fosse stata quella pippa di Romero la partita sarebbe finita con uno scialbo pareggio” e avremmo già finito quest’articolo. Una vittoria generosa per i clivensi in un match che ha vissuto di brevi flash e grandi dormite senza che nessuna delle due squadre riesca a fare quel passettino in più per meritarsi l’intera posta in gioco.

Nei veneti esordio in panchina di Corini che in avanti si affida al vecchio, vecchissimo Di Michele, all’ispirato Dramé e al francese Thereau. Proprio quest’ultimo sblocca il risultato superando freddamente in uscita un Romero (questa volta) incolpevole. Pessima la difesa blucerchiata che s’incaglia da sola (d’altronde con Costa in difesa era lecito immaginarselo) liberando l’attaccante francese verso la prateria e il gol.

Maxi Lopez è impalpabile, Cesar invece allunga spesso le mani per sfigurargli il viso. Risultato finale: i due si menano senza ottenere nulla. Ci pensa allora Maresca a pareggiare i conti con una punizione magistrale in apertura di ripresa. Primo gol dal ritorno in Italia per l’ex Malaga che pennella una traiettoria degna del miglior Leonardo Da Vinci.

Gli sbadigli si moltiplicano. Entra un gatto (Soriano) ma l’atteggiamento rimane tutt’altro che felino. A risvegliare il Bentegodi ci pensa allora Romero che decide di regalare un gol a Di Michele, probabilmente intenerito dall’incapacità deambulatoria dell’attaccante gialloblù. Paperissima che costa due punti a Ferrara e ne regala due a Corini. La Sampdoria (2 punti in 4 partite) si è bloccata dopo un buon inizio di stagione mentre il Chievo torna a respirare dopo aver inalato l’aria cattiva della zona retrocessione.

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