Ti amo, campionato

Il campionato di Serie A sta nuovamente per iniziare, e se non avete il calendario, potete trovarlo in pdf alla nostra pagina dedicata (ma questa è un’altra storia). Sabato 22 agosto si apre una nuova pagina del calcio nostrano, con tante novità, possibili bidoni, aspettative da non disattendere, appuntamenti dall’estetista e molto altro ancora. Cosa possiamo/dobbiamo aspettarci nei prossimi 9 mesi? Se avete copulato di recente, forse anche un bambino. Auguri!

Il campionato secondo Palle di cuoio: pronostici e pornostici

Gli esperti dicono che sarà sempre la Juventus la favorita in Italia, nonostante l’ondata di cambiamento che ha rivoluzionate alcuni punti chiave della squadra. La partenza potrebbe essere un tantino ad handicap, visto che una serie coincidenziale d’infortuni costringerà Allegri a scherare Padoin regista, Isla prima punta e Lapo Elkann in porta (avrà il compito di far sparire le linee bianche dal campo); ma non fatevi ingannare: le grandi squadre sanno uscire alla distanza, se si ricordano dove hanno messo le chiavi.

Subito dietro si propongono Roma e Napoli, anche loro in vena di succulenti cambiamenti durante questo fervido mercato estivo. Garcia ha voluto a tutti i costi Dzeko e l’ha pagato salahto, ma il lucertolone bosniaco è la prima punta che i giallorossi cercano più o meno da quando se n’è andato Batistuta (se si eccettua la felicissima esperienza di Mido). È una squadra, quella capitolina, con buoni innesti in ogni reparto, che si è clamorosamente dimenticata di aver bisogno di difensori: 6 in rosa e un solo nuovo acquisto, Antonio Rüdiger. La squadra di Sarri punta invece sulla concretezza totale: confermati i big, ceduto qualche uomo che ha ormai dato alla causa (vd. Inler) e preso giocatori dai nomi forse poco altisonanti ma di sicuro impatto: Pepe darà un po’ di sale alla difesa, mentre Valdifiori porterà al centrocampo azzurro l’esperienza del suo pollice verde.

Buoni motivi per andare allo stadio.
Buoni motivi per andare allo stadio.

Chi sembra aver cambiato rotta, come spese e come mentalità, è pure il Milan di Sinisa Mihaijlovic: uomo di poche parole e squadra di tanti fatti. No no no, non parliamo di Jonathan Bachini! Quello non gioca più ed El Shaarawy l’hanno venduto al Monaco, quindi nessun problema; parliamo di azioni concrete: lavorare e raggiungere risultati. Anche quest’anno la salvezza è a portata di mano. Forse non arriverà Ibra, ma comunque i rossoneri sono una bella squadra di Bacca.

L’Inter invece convince a metà. Sì, è vero, hanno preso Kondogbia, ma non hanno ancora trovato un avvocato per Icardi: se quello ne impallina un’altra, rischia che son cazzi. Non solo, ma trovatemi voi un parrucchiere la domenica, quando il Mancio si spettina tutto il ciuffo. Sono problemi che nemmeno Jovetic può risolvere (quello non si pettina dal ’92); il vero colpo è Carmen Miranda in difesa, ma speriamo che non balli la rumba.

La vera sorpresa del campionato potrebbe essere la Lazio di Pioli, che l’hanno scorso ha fatto vedere ubn gran bel calcio e si presenta ai nastri di partenza con un po’ di cose nuove dal mercato: su tutti, Stefano Mauri, svincolato ed evaso da Alcatraz con una fuga spettacolare (deve ringraziare Sean Connery per questo) è stato richiamato in squadra a malincuore in squadra; tranne i tifosi, pare che non lo volesse nessuno. Ma tant’è, al cuore non si comanda. A parimerito la Fiorentina: Kalinic e Suarez due ottimi acquisti; Paulo Sosa tutto da verificare (ma mal che vada può fare la riserva di Borja Valero).

Alessandro Dal Canto: è loro per Atalanta e Verona.
Alessandro Dal Canto: è loro per Atalanta e Verona.

Tra le cosiddette piccole, occhio al Torino: seriamente, ha fatto un signor mercato. Belotti, Zappacosta e Baselli sono mosse sicure per il presente e per il futuro (se non sul campo, almeno nel portafoglio). Purtroppo non hanno venduto Maxi Lopez, ma nessuno è perfetto. Poco dietro Genoa, PalermoSampdoria, Chievo e Sassuolo sono pronte a stupire, mentre l’Empoli non ci sembra che possa puntare allo scudetto. Atalanta e Verona, dal canto loro…

Tra le neopromosse, il Carpi e il Frosinone sono incognite, mentre il Bologna è costruito bene e per salvarsi facile; Gianni Morandi ha già assicurato che sarà negli spogliatoi durante le partite casalinghe per motivare i ragazzi e spronarli a vincere. Poi si fermerà un po’ nei bagni.

E l’Udinese? L’Udinese chissà… ha bisogno di ritrovare la spinta e i colpi di genio dei primi tempo di Guidolin. Ce la farà? Pinzi, Domizzi e Di Natale ci sono ancora, ma il reparto geriatria non può tirare la carretta per sempre. Al massimo spingere il treppiede.