E’ ora. Ci siamo. I primi segni sono inequivocabili.
E’ complotto. O quasi.
Si tratta de Il complotto. Quello che accompagna ogni stagione calcistica che si rispetti. Quello che anima le discussioni tra tifosi. Quel complotto che permette alla Juve di avere 2 stelline sulla casacca. Sì, perchè il termine complotto è ormai associato persino dai più grandi letterati italiani al nome proprio di Juventus. Tant’è che cercando un sinonimo del suddetto sostantivo maschile si potrebbe rimanere di stucco osservando come, tra le voci annoverate dai più illustri dizionari nazionali, compaia anche la locuzione: vittoria della Juventus. Insomma, è risaputo. Vediamo il perchè esaminando questo primo scampolo di stagione 2012-2013.
La stagione inizia con la Supercoppa italiana, e così da questa competizione iniziamo pure noi.
E’ il 12 agosto, siamo a Pechino. La squadra campione d’Italia vuol dimostrare anche in Cina ciò di cui è capace. 72′ minuto, siamo 1-2 per il Napoli, che domina l’incontro. Ma ecco che viene fischiato un generoso rigore per la Juve messo a segno ma da ribattere dato l’anticipato ingresso in area di Bonucci. 74′, sul 2-2, netto fallo al limite dell’area di Pirlo ai danni di Zuniga. L’arbitro ammonisce il giocatore del Napoli, primo mattoncino verso la sua espulsione. 77′, Napoli all’attacco, Behrami viene spinto visibilmente a terra da Barzagli. Siamo in area di rigore. Ancora nulla per il direttore di gara. 84′, piove un rosso diretto per Pandev, motivo ignoto. 90′, fallo di frustrazione di Zuniga, che viene espulso per doppia ammonizione, scaturito da un contrasto irregolare non sanzionato di Vidal nei confronti dello stesso Zuniga. Finale: Juve (due volte in svantaggio) batte Napoli 4-2. Si comincia!
Juve-Parma: prima giornata di campionato. Rigore per la Juve sullo 0-0. Lichtsteiner viene presuntamente atterrato in area (il contatto con il portiere sembra non esserci), ma quel che è peggio è la posizione di fuori gioco non riscontrata dall’artitro, dello svizzero al momento del passaggio dal compagno Vucinic. Vidal sbaglierà il tiro. 58′, punizione di Pirlo dalla destra, la rasioata che falcia il campo dello Juventus Stadium viene fermata dal portiere del Parma sulla lineadi porta. Per il direttore di linea la linea di porta è interna alla porta: gol valido. 2-0 per la Juve. Partita finita.
Juve-Udinese: seconda giornata. 14′, lancio lungo di Pirlo a cercare lo scatto di Giovinco che, saltando per colpire di testa, cade rovinosamente a terra. Brkic è vicino all’azione, ma non viene a contatto con l’attaccante bianconero. Domizzi è ugualmente vicino e anche in questo caso le immagini non sembrano mostrare alcun contatto con Giovinco. Le decisioni dell’arbitro Mazzoleni (per la cronaca, lo stesso di Juve-Napoli, supercoppa 2012), sono l’espulsione del portiere udinese e il rigore per i bianconeri. Errate entrambe a quanto pare, dato che Brkic è assolutamente fuori dai giochi, e che se Danilo avesse commesso il fallo sarebbe stato corretto ammonirlo, data la estrema vicinanza di un compagno di squadra, e poi concedere il rigore. Ma in quanto Giovinco sembra librarsi nell’aria come una foglia, saltare a vuoto e fracassarsi a terra a causa della sua scordinatezza, né il rigore, né tantomeno l’espulsione del portiere sono decisioni corrette. Partita condizionata.
Genoa-juve: terza giornata. La vecchia Signora va in svantaggio e soffre le continue incursioni dei genoani (anche un legno). Finchè un gran tiro da fuori di Giaccherini (giocava pure lui? faceva un po’ freddo quella domenica si vede..) pareggia il conto. Ed ecco che arriva la spinta. Asamoah raggiunge il fondo sulla sinistra contrastato da Sampirisi, ed essendo il ghanese più veloce della palla rimasta indietro, Asamoah pensa di lasciarsi cadere inscenando il fallo. Rocchi abbocca. E’ 1-2. Avanti così.
Juve-Chievo: quarta giornata. E’ scandalo. I giornali titolano: “Juve, prima vittoria senza rubare”
Siena-juve: settima giornata. Chiellini matador. No, non segna, ma uccide di botte tre-quattro avversari. Espulsione risparmiata, già ammonito ad inizio partita. Il direttore di gara è sempre Mazzoleni, che in tal caso espelle Cosmi per proteste.
Catania-juve: nona giornata. 26′, Bergessio mette a segno ricevendo uno splendido assist no-look di Spolli. Gol annullato dall’arbitro per fuorigioco inesistente dell’attaccante. Il guardalinee e l’arbitro non vogliono sentirsi da meno: no-look anche per loro! Secondo tempo, 0-0, 12′ minuto. Verticalizzazione di Vucinic per Bendtner (chi xeo?) che si trova con un’intera gamba oltre la linea dei difensori e del pallone. Tiro in porta, respinta dell’estremo difensore catanese e tap-in vincente di Vidal. Irregolare. Non per l’arbitro, che si dimostra incoerentemente coerente con la decisione del primo tempo. E sono altri tre punti per la Signora incontrastata del calcio italiano, che però all’estero latita, pareggiando in settimana in Champions con i danesi del Nordsjaelland, che iella!
Non è ancora chiaro del tutto, in fondo sono trascorse solamente nove giornata dall’avvio dei giochi, ma l’inizio è promettente. Il complotto è in fieri. Per una conferma non ci resta che aspettare l’attesissima partita di inizio novembre con l’Inter. Sarà la riprova. Intanto godiamoci la prossima farsa, ovvero Juventus-Bologna, partita che il fantasista rossoblù Diamanti, vera spina per ogni avversario, dovrà saltare a causa della squalifica rimediata oggi in Bologna-Inter.
Sarà complotto?
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