Stendardo: “Voglio fare l’avvocato!” Colantuono: “L’anno prossimo!”

All’indomani della sfida di Coppa Italia tra Roma e Atalanta, vinta 3-0 dai capitolini, non cessano le polemiche che vedono coinvolti Stendardo da una parte e l’Atalanta con Conlantuono dall’altra, riguardo ad un impegno extra-calcistico inseguito dal calciatore.

Disubbidendo a un divieto della società, il 31enne Stendardo si è recato a Salerno per sostenere la prima parte dell’esame di Stato per diventare avvocato. Una scelta che non è piaciuta alla dirigenza orobica e allo stesso tecnico che laconicamente ha affermato: “Stendardo vorrà fare ancora per un po’ il giocatore e non l’avvocato, quell’esame c’è tutti gli anni”.

Il buon Gavino si schiera invece con il difensore atalantino che, visto l’andazzo di questi anni, sta giustamente cercando una via alternativa al mestiere precario di calciatore. Unico particolare: per giocare quelle partite è attualmente ben pagato, vi è un contratto firmato e una multa in arrivo.

Strano che un futuro avvocato non abbia considerato tutto ciò. O forse è talmente ben pagato che se ne fotte della multa e delle ritorsioni. In ogni caso, se dovesse passare l’esame, non avrà problemi a trovare un avvocato. O forse, visti i fatti attuali, non sarebbe meglio chiamare la Bongiorno?

 

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