Ogni campionato, da che esiste il calcio, ha i suoi personalissimi bidoni; ogni squadra fa inevitabilmente i suoi scivoloni di mercato, gli acquisti che tutti volevano fare e che la tua squadra del cuore (sì sì, proprio la tua!) purtroppo ha fatto. E quali sono, dunque, i bidoni della stagione 2012/13 della serie A? In quali nomi riconoscere gli eredi dei Bogarde, degli Algerino, dei Guglielminpietro, degli Oliseh, dei Pancev? Abbiamo provato a stilare una lista di candidate: votate il vostro!
FacundoParra (Atalanta): giunto a Bergamo come novello salvatore delle genti lombarde, presentato con magniloquente arrivo in mongolfiera, acclamato come uno dei più grandi acquisti di questa serie A, si sta ancora aspettando che combini qualcosa. O meglio, nei due scampoli di partita in cui ha visto il campo qualcosa l’ha combinato: una volta s’è fatto espellere. Poca roba, direte voi, ma è il solo motivo per cui non lo abbiamo ancora dato per deceduto.
Dorlan Pabon (Parma): il nuovo Asprilla per il momento di somigliante al grande Faustino ha mostrato solo il colore della pelle, la nazionalità segnata sul passaporto e forse qualcos’altro che non vediamo… ma sul resto siamo lontani anni luce. Degnato della fiducia di Donadoni a inizio campionato, Pabon ha pian piano scalato le gerarchie a ritroso, ritrovandosi dietro pure al non certo eccellente Belfodil.
Ninis (Parma) e Piris (Roma): li mettiamo assieme per pura suggestione dell’omoteleuto, in realtà i due hanno destini ben differenti: il centrocampista del Parma, acquistato in pompa magna ancora convalescente, ha messo assieme sei scampoli di partita facendo vedere solo in parte (cioè neanche un po’) le sue doti; il “difensore” della Roma è stato invece impiegato con una certa costanza è ha mostrato a tutti quello di cui è capace, ovvero una marea di stronzate. Di quella Piris l’orrendo foco…
Niklas Bendtner (Juventus): vabbè, che fosse lui l’agognato top player non lo credeva sinceramente nessuno; che giocasse qualche minuto in più e magari segnasse almeno un golletto (o provocasse un autogol, se proprio non voleva segnare di persona), ecco, questo magari qualcuno se lo aspettava. Marotta, se non altri. Arrivato alla Juve per fare sostanzialmente il quinti attaccante, ha talvolta finito per essere la sesta scelta. Su cinque.
Bakayé Traoré (Milan): e chi l’ha visto mai? Coi rossoneri in emergenza totale in tutti i reparti a inizio stagione, il mediano maliano ha raccolto solo una manciata di minuti, utili per dimostrare al mondo intero quant’è scarso. Dopo di che è scomparso nelle nebbie lombarde dei campi d’allenamento e lì se lo sono dimenticato Allegri, il suo staff e probabilmente pure i compagni di squadra.
M’Baye Niang (Milan): vabbè, questa è un po’ tirata per il collo; il ragazzotto ha solo 18 anni (da compiere) e avrà tempo di rifarsi, ma sta già marcendo in panchina, visto che è pure raramente aggregato alla primavera. L’unico motivo per cui i tifosi rossoneri se lo ricordano è per essersi spacciato per Traoré dopo esser stato beccato a guidare senza patente (ovvio, dato che è minorenne). Genio incompreso.
Lucio (Juventus): beh, ecchevelodicoaffà?
Si accettano eventuali suggerimenti… nel frattempo, votate il sondaggio qui a fianco!
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