Ormai non fa notizia. Il Milan esce battuto ancora in casa. L’Atalanta passa a San Siro per 1-0 con una rete nella ripresa di Cigarini.
La sosta non giova alla squadra di Allegri, ancora senza un gioco fluido e veloce, senza idee e soprattutto qualità. Partita analoga a quella contro la Samp: primo tempo di possesso palla sterile e sofferenza in difesa; episodio nel secondo tempo che condanna il Milan e reazione di orgoglio tardiva e un pizzico sfortunata.
Si comincia con Emanuelson titolare al posto di Nocerino, affiancato da Ambrosini e De Jong, e Boateng alle spalle di Pazzini ed El Shaarawy, che vince il ballottaggio con Bojan. Nei primissimi minuti il Milan è aggressivo, Boateng si muove molto ma trova un muro impenetrabile davanti. La manovra è lenta, spesso in orizzontale e manca il passaggio illuminante. Per i primi 15 minuti l’Atalanta si difende in 10, ma presto prova ad uscire dal guscio lasciando un po’ di spazio ai rossoneri. Al 21° Antonini consegna clamorosamente all’indietro il pallone a Denis, che si invola e prova il tiro: Acerbi prima gli respinge la palla sui piedi e poi è bravo a sporcare il secondo tentativo sul palo. L’Atalanta prende il coraggio e prova a fare la partita, pressando di più in mezzo al campo. Ci provano ancora Denis e poi Moralez, ma senza gloria. Prova a rispondere il Milan con l’incursione di Emanuelson che scarica per El Shaarawy, tiro dell’italo-egiziano e Consigli bravo due volte: prima respinge il tiro e poi salva sul tentativo di autogol di Bellini. Emanuelson si esalta negli spazi ed è lui a provare ad ispirare la manovra. Salta spesso l’uomo e crea superiorità. Ci provano prima Ambrosini, poi Boateng e per due volte El Shaarawy, ma Consigli è in serata e si mostra sempre attento. Dalla parte opposta, invece, anche schierata la difesa rossonera non sembra dare molte sicurezze.
Nel secondo tempo la partita continua in un sostanziale equilibrio. El Shaarawy ci prova ancora in due occasioni, ma trova sempre Consigli sulla sua strada. L’Atalanta risponde con altrettante conclusioni di Brivio: si salva due volte in angolo Abbiati. Gli spazi sono chiusi e così al Milan non restano che le conclusioni da fuori. Nel giro di 4 minuti due tiri di Boateng terminano fuori dallo specchio. Al minuto 63 l’episodio che decide la gara: Denis fa la sponda per l’accorrente Cigarini, che con un preciso diagonale di sinistro da fuori area fulmina Abbiati. Una botta per il Milan, già incapace di pungere e ora costretto ad inseguire. Allegri inserisce Nocerino per l’aciaccato Ambrosini, Bojan e Constant, e prova a dare la scossa. Il Milan tenta l’assedio buttando la palla dentro per Pazzini: l’eroe di Bologna becca la serata no, poco e mal servito, e non trova la deviazione vincente sui tiro-cross di Boateng ed Emanuelson, e sul cross di Abate poi. Al 75° Nocerino si ritrova sui piedi la palla del pareggio a un passo dalla porta, ma non controlla e l’occasione sfuma. Poco dopo Abbiati compie il miracolo su Maxi Moralez, lasciato colpevolmente libero di calciare in area senza opposizione. L’occasione spaventa il Milan, che nei minuti finali ci prova con meno convinzione. Fioccano i palloni verso la porta di Consigli, ma l’assedio è sterile e la difesa atalantina riesce sempre ad allontanare.
Finisce 1-0 e ora è tempo di processi in casa Milan. La sconfitta è forse ancora esagerata, ma Allegri convince sempre meno, e la squadra smantellata nel giro di un’estate sta dando i risultati che i tifosi temevano. Per l’Atalanta tre punti d’oro dopo il carambolesco pari col Cagliari.
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