Ecco, l’ho detto: io la domenica, d’estate, non so mai che cazzo fare. Mi tocca stare a casa boccheggiando per l’afa, magari capita pure di dover fare le pulizie; al mare non si può andare – c’è troppa ressa – ed è vero, una settimana sì e una no c’è un qualche gran premio, però…
Però noi di Palle di cuoio amiamo vivere l’intensa domenica stagionale: alzarsi a mezzogiorno, colapranzare (ovvero mangiare qualcosa che valga per pranzo e per colazione assieme, tanto ormai è tardi), farsi una doccia e prepararci per la settimanale maratona sportiva. Bibite e stuzzichini per la partita delle 15:00 – di quella delle 12:30 ce ne sbattiamo, visto che siamo ancora in stato comatoso -, rigorosamente spaparanzati sul divano davanti alla tivvì e con il pc pronto per le cazzate da twittare in tempo reale. Dopo la partita noi di solito ci caliamo in un brainstorming fatto di rubriche e biscotti che dura fino a sera, ceniamo con qualche altra porcheria e poi via per la diretta delle 20:30.
Ma in estate? In estate che cazzo facciamo? Ci rompiamo i coglioni. Per fortuna che almeno al trofeo Tim hanno tolto gli shootout…
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