Novembre è iniziato e il primo freddo, si sa, è portatore di influenze e malattie, anche per la Serie A, che, anche quest’anno, è stata infettata da pipponi, alcuni vecchi e alcuni nuovi. Andiamo dunque, a misurare il livello di “infezione” delle nostre squadre a questo punto del campionato:
ATALANTA
La Dea pare essere in buona salute e il suo campionato sembra riflettere questo stato. E’ vero che i “big” dell’anno scorso non si stanno ripetendo, ma nuove cellule li stanno degnamente aiutando. Occhio, però, a quel Facundo Parra, complice fin qui dello scarso rendimento offensivo. Speriamo la cancrena non si estenda.
BOLOGNA
Il primo malato grave. Qui il pippometro segna un pericoloso livello di scarsoni, soprattutto nel reparto arretrato, tra i peggiori fin qui. Diamanti sembra l’unico ancora sano come un pesce, ma di questo passo rischia di beccarsi un brutto malanno.
CAGLIARI
“Prevenire è meglio che curare” recita un vecchio adagio pubblicitario. E’ il caso del Cagliari che ai primi sintomi si è sottoposto al vaccino Pulga-Lopez coadiuvato dalla “paninara” dieta Cellino per ristabilirsi il prima possibile. Il pippometro però continua a segnalare presenze pericolose.
CATANIA
Sarà che in Sicilia il clima è un po’ più benevolo che nel resto dello Stivale, ma il Catania sembra davvero inossidabile, anche a fronte di pericolosi starnutazzi arbitrali. Il dott. Maran poi, è sempre molto zelante e attento nel togliere al momento giusto giocatori che ormai hanno ben poco da dare alla squadra. Per informazioni chiedere al più sostituito del campionato, al secolo Almiron, e a Barrientos.
CHIEVO
Parafrasando il titolo di un film, “Io, speriamo che me la Chievo” (da NON leggersi con accento pugliese). Già, perchè sugli Scaligeri il pippometro è impietoso: ovunque lo sguardo si posi, lo spettacolo è desolante e anche il sempreverde Pellissier sembra ormai avere qualche acciacco, anche se, pur avendo 82 anni, sta sempre meglio di Paloschi.
FIORENTINA
Una vera botta di vita! I Viola sono veramente in forma smagliante e sprizzano salute da tutti i pori: i giovani innesti si sono adattati molto bene e i vecchi organi ne risultano rinfrancati. Il pippometro bippa solo su quel El Hamdaoui che in questa squadra sembra proprio non voler giocare, dopo i problemi di tesseramento dello scorso anno.
GENOA
Per il Genoa sembra buttare davvero male. Il pippometro segnala pesantemente emorragie difensive, apatia sulle fasce e pure un poco di stitichezza offensiva, da quando Borriello si è infortunato. Alla luce di questi sintomi, il brodino Del Neri non sembra essere la cura adatta. E se Jorquera non inizia a far vedere qualcosa di buono, El Nino Vertical rischia di esser costretto a cambiare soprannome.
INTER
Il dott. Stramaccioni si è candidato ufficialmente per il ruolo di primario. La squadra è, indubbiamente, in buona salute, anche se l’infermeria è piena dall’inizio della stagione e alla Pinetina girano foto segnaletiche di Stankovic, Chivu, Mariga e soprattutto di Sneijder, che pare ormai asserragliato in un bunker con il solo Twitter come mezzo di comunicazione con l’esterno. Il pippometro oscilla su Silvestre e va fuori scala con Jonathan, ma francamente il paziente del dott. Stramaccioni sembra andare molto bene così.
JUVENTUS
Agnelli può contare sulla sua Equipe d’elite per garantire alla sua Vecchia Signora altre annate d’oro. Ma se per il campionato il dott. Antonio House Conte sembra avere per le mani una biondona tutto pepe, in Europa è sembrata troppe volte una quarantenne un po’ sciupata. Il pippometro sembra incolpare un reparto offensivo più che sufficiente per la Serie A, ma non per la Champions e di tanto in tanto si registrano picchi di scarsezza in prossimità di Giovinco e Bendtner.
LAZIO
Per gli Aquilotti vale un discorso analogo a quello fatto per l’Inter. Il luminare Petkovic ha un paziente che si mantiene molto bene, al di là di alcune cefalee dovute ad amnesie difensive di un reparto di cui il pippometro ha qualcosa da dire, soprattutto sugli esterni Cavanda e Konko. Anche negli altri altri reparti qualche picco di attività viene registrato, ma si tratta per lo più di aficionados come Zarate e Matuzalem.
MILAN
Povero Diavolo. Con l’Ospedale di Arcore che ha tagliato nettamente le spese, il dottor (e stavolta il soprannome è ufficiale) Galliani e l’infermiera Allegri hanno si devono dare un gran da fare per tenere in vita un Milan, per cui il pippometro schizza alle stelle in quasi tutti i reparti e segnala anche preoccupanti involuzioni. Ma ai mali (che le malelingue dicono venerei) di Boateng si contrappone un giovane anticorpo egizio che fa strabuzzare gli occhi a tutti quanti.
NAPOLI
Il pippometro, in modalità Smorfia, segna 22: il pazzo. Il Napoli è una squadra un po’ pazza, che alterna giornate di salute a giornate, soprattutto nei feriali, di febbre alta. E anche Mazzarri, in versione scienziato pazzo, ci mette del suo. Fortunatamente c’è Cavani, sempre in vena di gol pazzeschi. Ma il pippometro schizza quando vede la retroguardia di riserva in Europa. E che nessuno lo punti su Vargas!
PALERMO
Fatta la diagnosi, ma ancora non trovata la cura per un Palermo ultimo se non fosse per i guai pre-campionato del Siena. Zamparini e i suoi sbalzi ormonali non hanno costruito una squadra di forte costituzione e si vede. Il pippometro gioisce di fronte a tanta abbondanza: da Munoz, passando per il letargico Ilicic e all’ectoplasmico Hernandez, il quadro clinico è desolante.
PARMA
Donadoni assomiglia un po’ a quei dottori che si danno un contegno, ma sotto sotto sono dei teneroni. Il Parma è un paziente sensibile e se ne è accorto e segue bene le prescrizioni, anche se le ambizioni non possono essere troppo elevate. Il pippometro indugia un po’ sui nuovi Ninis e Pabon e su una retroguardia che già dall’anno scorso dà qualche grattacapo. Da tenere sotto osservazione.
PESCARA
Dalla B alla A, il Pescara ha subito un trapianto di….tutto. Stroppa sa di avere una lunga degenza sul suo cammino e fa quello che può. Il pippometro….beh….diciamo che non si ferma su Quintero e Weiss.
ROMA
Il dottor Zeman è un veterano di lungo corso nel campo della pediatria. I suoi giovani pazienti però non sempre hanno la testa (o i piedi) per seguire i suoi precetti e spesso escono senza la magliettina di lana. In Serie A non ce lo si può permettere se si punta in alto. Il pippometro non può sorvolare sul reparto arretrato e sulla narcolessia di Tachtsidis.
SAMPDORIA
Il marinaio Baciccia è partito per il mare con energia, ma, come Ulisse, la sua spavalderia gli si ritorce contro. Con Maresca non manca certo il fosforo, ma la scorbutica carenza del giusto apporto di vitamine si sente. Il pippometro segnala mare in burrasca in zona Romero.
SIENA
Il paziente era dato per spacciato, ma il cuore forte di Cosmi può far sperare nel miracolo. A preoccupare sono le segnalazioni del pippometro in zona gol.
TORINO
Ventura è un buon veterinario che guarda al lato pratico. Fa freddo? Copriti! Fa caldo? Copriti! L’importante è coprirsi, quindi. Non sarà un Toro da rodeo quello che ha per le mani, ma nemmeno un Toro da corrida. Il pippometro premia la difesa, ma punzecchia, pardon, incorna altrove.
UDINESE
Come si fa a non paragonare Guidolin a Patch Adams? Il buon Francesco ha tanto cuore e tanta grinta, ma come al solito gli rifilano i pazienti più strani. I suoi giovani gli danno qualche prurito da varicella e sembrano meno vigorosi di quelli degli anni scorsi, ma restano un buon gruppo di controllo. Troppo facile, a inizio stagione, puntare il pippometro su Maicosuel che fa da capro espiatorio anche per i vari centrocampisti e per il fantasma di Muriel.
Bene! Questa era la misurazione del mese di novembre! Mi raccomando, puntate anche voi il vostro pippometro sulla Serie A e diteci cosa segnala!
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