Morsi di calciomercato: i giocatori come banane.

Il calciomercato, durante quest’estate, procede a piccoli morsi. I giocatori sono come banane consumate, pezzo dopo pezzo, e senza bollino. Trattative che non si concludono in fretta ma avanzano per concludersi con l’archiviazione di una buccia. Ecco l’ultimo casco calcistico:

HONDA: Il Milan ha consumato metà banana. La data di scadenza però riporta ancora Gennaio (si sa in Giappone non lesinano con i conservanti, vedi la voce Zac) e quindi si dovrà attendere qualche mese per riuscire a completare l’operazione e portare l’erede di Nakata a Milanello (speriamo con un interprete migliore).

LEANDRO DAMIAO: Le banane brasiliane sono prelibate ma il costo del trasporto è sempre assai elevato. Per di più De Laurentiis vuole potergli schiaffare in petto il suo bollino ammiccante mentre i giocatori sono abituati a gestire da soli la propria immagine. Insomma, bisognerà trovare un compromesso: la faccia del presidente con il corpo di una ballerina di samba.

ISLA: Sull’Isla Bonita di Madonna c’erano delle banane succulente (lei è un’intenditrice). A Torino non ha trovato terreno fertile per crescere; a Milano spera di trovare, nell’inquinamento cittadino, una forma di concime sconosciuta.

OSVALDO: “Vorrei tanto che qualcuno mangiasse la banana anche a me” Quando una marca non piace e fa le bizze, fatica a trovare denti per essere mangiata.

ILICIC: Rimpiazzare una banana montenegrina (accompagnata con un buon liquore) con un’equivalente slovena non sarà facile. In economia, anche dal fruttivendolo, bisogna saper rischiare, vedremo se questa serie di morsi pagherà.

Ecco invece le banane già finite e inghiottite:

OGBONNA: Il difensore granata arriva a Torino al culmine della sua maturazione bananifera. “Non sono un traditore, l’altra sponda era più allettante e il distributore aveva un camion più confortevole”. Cairo: “Che vada, io preferisco le pere”.

CAVANI: “In Francia le banane si mangiano in maniera più chic” Sì, ma pare le usino anche per altre attività extra-calcistiche. Occhio a Ibra in doccia. Non si sa mai.

GOMEZ: “Sono venuto in Italia perché le banane con i crauti mi sono indigeste. Prometto di non giocare come una noce di cocco”.

 

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