Mondiale: il pagellone delle due semifinali.

Siamo nel pieno dell’ultima settimana di questo mondiale brasiliano: in attesa della finalissima di domenica, ieri e martedì si sono giocate le due attese semifinali, che ci hanno regalato la bellezza di otto gol (tutti in una partita…). Gl’inviati dell’Istituto Luce, solitamente pronti a registrare il loro contributo audio per le dirette di Palle di cuoio, ci riservano quest’oggi un pagellone scritto e riassuntivo dei due match.

Acconciatore del Brasile, 10: la nazionale verdeoro avrà pure giocato in maniera penosa (financo un po’ peniena), ma almeno in campo si sono visti dei cespugli crespi che nemmeno le migliori discoteche space-afro degli anni ’70 hanno visto di meglio! A Dante, Marcelo e compagni mancavano solo la tutina di pailletes e gli occhiali a forma di stella.

Telespalla Luiz, 9: è passato dal pregare per il gol, a pregare per non farsi bastonare dai tifosi dopo la sconfitta; da consolare James Rodriguez per la disfatta colombiana a consolare i tedeschi per la goleada crucca. Ha regalato svariati gol agli avversari, ha giocato di merda, ma cribbio: lui sì che sa come mantenere una propria coerenza!

Cilessen, 8: inattiva per quasi centoventi minuti, non è riuscito a parare nemmeno un rigore agli argentini (stavolta per Van Gaal non c’è stata nessuna botta di Krul). Gioca comunque una semifinale mondiale e non è niente male, per un ragazzo di dodici anni.

Biglia, 7: silenzioso e sfuggente come un Navajo sul sentiero di guerra; si mimetizza in mezzo all’erba per non farsi scovare dall’avversario, si nasconde dietro la palla, sguscia furtivo. Infatti ci accorgiamo che sta giocando solo quando, dopo più di un’ora, lo inquadrano perché s’è fatto male.

Robben, 7: Klose detiene il record  di 16 gol segnati in competizioni mondiali. Lui detiene il record di 16 ore consecutive senza passare la palla.

Schürrle, 6: potrà raccontare ai nipotini di aver segnato una doppietta in semifinale ai mondiali, contro il Brasile che giocavain casa. Segna il 6° e l’8° gol di una partita finita da più di mezz’ora, praticamente contro nessuno, uno a porta semivuota e uno calciando a caso di caviglia e imbroccando una traiettoria che non gli riuscirà mai più, nemmeno se si fa fare una macumba. Chiamalo scemo.

Fred, 6: lui, intanto, zitto zitto, s’è giocato un mondiale da titolare, a 31 anni. Poco male che fino a qualche anno fa uno come lui in nazionale non avrebbe nemmeno pulito i cessi.

Sabella, 5: ci aspettavamo un’altra spettacolare caduta di schiena al momento del gol annullato a Higuain. Ci delude.

Germania, 3: come i gol che le mancavano per farne 10. Già che c’era…

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