Ansa di qualche ora fa: Fabrizio Miccoli è indagato per estorsione e sotto lo sguardo attento della magistratura finisce il suo controverso rapporto col figlio del boss mafioso Antonio Lauricella, a cui avrebbe commissionato la riscossione di alcune somme di denaro. Purtroppo, già da tempo il capitano del Palermo faceva notizia per via delle sue frequentazioni poco ortodosse, ma su di lui non c’era nient’altro che il dubbio sull’opportunità di avere relazioni di quel tipo; ora invece c’è qualcosina di ben più grave.
Ma oltre a questo, spuntano dalle intercettazioni del Romario del Salento frasi ingiuriose nei riguardi di Giovanni Falcone, definito a più riprese “un fango”. Una caduta di stile che forse non ci si aspettava da chi a Falcone e Borsellino aveva dedicato i suoi gol nelle partite del cuore, evidentemente per puro spirito di bella figura mediatica.
Per lui il ministro della Funzione pubblica Gianpiero D’Alia chiede alla FIGC il procedimento di radiazione, ché personalmente riteniamo tutt’altro che eccessivo. Ora attendiamo qualche dichiarazione del piccolo attaccante di Nardò, che supponiamo si affretterà a smentire, a dire che nel dialetto della sua terra “fango” significa “persona ritenuta in grande onore e stima” e a trovare qualche scusa di questa sorta.
Caro Miccoli, le frequentazioni te le scegli tu, ma la prossima volta impara almeno ad avere un po’ di buon gusto…
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