«Mi sono rotto le scatole di perdere, ma grazie cicci». Questo è il riassunto finale che possiamo trarre dall’esperienza della Nazionale di basket agli Europei di Berlino e Lille. Per tirare le fila di quello che è successo in queste due settimane abbiamo messo insieme due frasi pronunciate da Danilo Gallinari, il vero leader emotivo di questa meravigliosa squadra. Due frasi apparentemente stonate, opposte.
Che palle perdere
La prima, «Mi sono rotto le scatole di perdere», è stata pronunciata alla fine della sconfitta degli azzurri, nei quarti di finale, contro la Lituania. Una sconfitta arrivata ai supplementari dopo 45′ di lotta pura, senza arretrare mai di un passo. Una sconfitta da moti definita come “dolce”, addirittura “bella”. Forse perché avviene mantenendo la testa alta e credendoci fino all’ultimo secondo prima che suoni la sirena. Sì, fantastico. Però resta il fatto che è una sconfitta. Gallinari lo sa. Tra due anni sarà più vecchio, la squadra diversa e forse non si avrà la stessa ghiotta occasione.
Poi però arriva una foto, questa, con un commento tenero che si chiude con: “grazie cicci”.
Dritti verso Rio 2016
Gli animi sono più calmi. Is orridi più distesi. Gli abiti più mondani. La squadra ha appena vinto contro la Repubblica Ceca una partita importante per due motivi: arrivare quinti all’Europeo (non meritavamo di stare più indietro) e, soprattutto, l’ingresso nel torneo pre-olimpico a 18 squadre di luglio prossimo (molte asiatiche e africane) che mette in palio 3 posti per Rio 2016. Il futuro che diventa subito presente con una nuova sfida, un obiettivo da non mancare.
Insomma. Tutto ciò per dire che in questa doppia faccia, doppia emozione, doppia voce, doppia sensazione di vittoria e sconfitta c’è la descrizione di una splendida avventura. La nostra Nazionale ha fatto bene, ha dimostrato di essere unita e di aver voglia di arrivare più in alto possibile. Ed è un peccato che non ci sia riuscita perché le potenzialità erano enormi. Ma se esci dal torneo perché il tuo avversario dimostra di essere un pelino più bravo forse non resta che sederti, sorridere e ringraziare i “cicci” che hanno condiviso con te (e con un popolo intero) uno splendido Europeo.
Grazie ragazzi!