Rimaniamo sempre in Inghilterra. Hardcore Hooligan (2003) è un album caposaldo del gruppo The Business. All’interno non si trovano tracce musicali ma veri e propri momenti della vita di ogni tifoso. Momenti fatti di storie di curva e vendette calcistico-nazionali – come quella contro Southgate che nella semifinale di Euro 96 sbagliò il rigore decisivo contro la Germania – e successive rivincite morali come il brano England 5, Germany 1.
I The Business sono una band miliare del punk/Oi! inglese. Formatisi nel 1979 suonarono per la prima volta dal vivo come spalla dei The 4 Skins. Siamo nel periodo d’oro del punk e in particolare della sottocultura Oi! con le sue connessioni esistenziali con il mondo skinhead e quello del calcio. Un connubio talmente forte che porterà a creare lo stereotipo dell’hooligan inglese. Gli stereotipi però sono per i miopi. Chi invece porta i fondi di bottiglia, e quindi per vederci bene deve avvicinarsi ad una distanza da molestia sessuale, saprà guardare oltre e vedrà un periodo incredibili per la scena “musical calcistica” inglese dove troviamo Cockney Rejects, Cock Sparrer, The 4 Skins, Shame 69, Uk-Subs, The Oppressed, solo per citare i capisaldi.
Oltre alla musica, si crea un vero e proprio immaginario che ribalta la concezione – a sua volta stereotipa – di quell’altro lato del punk inglese in stile Sex Pistols e The Clash – e si posiziona in chiave totalmente diversa da quello americano. È un punk realmente working class. Non è un caso, infatti, che la maggior parte dei gruppi siano tifosi di squadre come West Ham e Milwall. Al primo periodo di influenza, derivante ancora dalla cultura roots con Dr.Martens, bretelle, Levi’s 501 e Fred Perry, si fa strada lo stile casual: scarpe da ginnastica basse (Umbro-Diadora), e top delle tute dal calcio che sostituiscono ogni altro capo di vestiario completato dall’immancabile cap.
Hardcore Holligans fin dal titolo è assolutamente onesto. Si parla di calcio punto e basta.
Per darvi il senso di questa onestà basterà elencarvi la tracklist dell’album:
-Hardcore Hooligan-Southgate (Euro 96)
-Terrace Lost its Soul
-Saturday’s Hero
-Viva Bobby Moore
-Maradona
-England 5, Germany 1
-Guiness Boys
-Handball
-3 Lions
-Boys Are Out Tonight
-No One Likes Us
Per capire la fedeltà al calcio espressa da Micky Fitze – scomparso nel 2016 – e soci, ho deciso di presentarvi anche alcuni dei testi dell’album. In ordine sparso, però.
Track n.6 – Maradona
Chiamare Maradona “merda” (Mardona you’re shit) significa essere realmente un tifoso. Una di quelle figure bellissime e complicate che non sanno guardare la realtà se con il filtro della loro passione calcistica. Il testo della canzone Maradona, per l’appunto, è la contro risposta alla famosa Mano De Dios che El Pipe de Oro usò contro l’Inghilterra nel favoloso mondiale del 1986 rivendicando il colpo di mano come atto politico contro l’ “invasione” delle Isole Falkland da parte delle truppe inglesi.
Track n.7 – England 5, Germany 1
Le vendette nazionali però non si fermano qui – attraverso questo album si può leggere tutto il rancore della nazionale di Sua Maestà incapace di sfornare 11 giocatori forti allo stesso tempo. In questo contesto la traccia England 5, Germany 1 diventa la catarsi per vecchi rancori bellici. Un risultato clamoroso, il più ampio in terra tedesca ottenuto dalla nazionale dei Tre Leoni. Era il primo settembre del 2001 all’Olympiastadion di Monaco si giocava per le qualificazioni ai mondiali.
In quella partita Micheal Owen segnò una tripletta quindi è giusto che il ritornello dica “Micheal Owen is Number one”:
Was a sunny day in a Munich stadium
All the beer in Munich can’t console them
As Oliver hit the turf [il “nostro” Bierhoff che vinse l’Europeo del 1996 in Inghilterra]
It was English football’s birth
It was their biggest loss since 1931
England 5, Germany 1
Michael Owen is number one
Track n.5 -Viva Bobby Moore
Questa canzone rappresenta l’inno ad una leggenda del West Ham e della nazionale inglese del 1966, quella che vinse il mondiale in casa con il famoso goal fantasma di Geoff Hurst.
Viva Bobby Moore nel segno del ricordo di una leggenda viene pubblicata nel decennale della scomparsa del difensore in onore del quale i The Business avevano già suonato nel 1992 insieme ai The Elite.
Track n.2 – Southgate (Euro ’96)
Le vendette nazionali continuano poi con la canzone Southgate (Euro ’96) dedicata al fatidico errore del difensore dagli undici metri che costò la finale alla nazionale inglese contro la Germania (che poi vinse contro la sorpresa Repubblica Ceca). Nella lunga sequenza dei rigori, tutti i rigoristi si dimostrarono abili e freddi cecchini tranne il povero Gareth che decise di tirare in maniera debole e centrale l’ultimo penalty. Per i The Business questo smacco non poteva essere curato dall’oblio del tempo e così ecco a voi l’esplicito testo di Southgate (Euro ’96):
Gareth Southgate stood on the spot [l’ansia del campione]
Couldn’t believe the chance he got
He’d be a hero with one toe punt
But sent it at the keeper oh what a cunt [la delusione del tifoso]
SOUTHGATE’S GOING HOME, HE’S GOING HOME
SOUTHGATE’S GOING HOME, HE’S GOING HOME
SOUTHGATE’S GOING HOME – OH NO HE’S MISSED THE BUS [passaggio stupendo]
Should he hit to the left
Should he hit to the right
Don’t really matter coz he was shite
That’s the way our luck goes
Couldn’t see the ball coz of the size of his nose [speculazioni sul naso di Gareth]
If I score this it’ll be a killer
Coz they won’t let me at Aston Villa
Didn’t take a run up for the kick
Even me mum thinks I’m a prick [insulti trasversali dalla bocca della madre]
DANCE NOW WHATEVER YOU WILL BE
BUT HE MISSED THE FUCKING PENALTY
SO WE SMASHED UP THE TOWN
WHEREVER WE MAY BE
COZ HE MISSED THE FUCKING PENALty
Track n.12 – No One Like Us
No One Like Us è un brano che mette in musica il tipico coro dei fan del Milwall “No One Like Us”.
I The Business lo fanno loro e al “noi non piacciamo a nessuno” aggiungono “We’re The Business and we don’t care”. Attraverso questo classico terrace’s chant – il coro da stadio – i The Business fanno la lista di tutti posti dai quali sono stati cacciati. Della cosa ne vanno abbastanza fieri:
Been banned from the Whiskey A Go Go
Been banned from a club in Soho
Been banned From Red Lion Square
Been banned from every where
No one likes us
No one likes
We’re the Business and we don’t care
Track nn. 1,3 – Hardcore Hooligans, Terrace Losts its Soul
Terrace Losts its Soul e Hardcore Hooligans sono due attacchi al sistema del calcio che manipola e corrompe, con soldi, diritti tv e ammennicoli vari, l’anima pura e dura della curva. In Terrace Lost its Soul il ritornello spiega i motivi di questa perdita identitaria della curva, essenzialmente uno: i soldi “Oh oh the terrace lost its soul/Oh oh money moved in” rendendo ancora la cosa più diretta citando il passaggio di Rio Ferdinand allo United per 30 milioni di sterline “Poor man working hard for the rich man/ working from the cradle to the grave/ 30 million for Rio Ferdinand/ it looks like its the fans who have to pay/“
Track nn. 4, 8, 11 – Saturday’s Hero, Guiness Boys, Boys Are Out Tonight
Saturday’s Hero, Guiness Boys e Boys Are Out Tonight descrivono la vita dell’hardcore hooligan fuori dal campo, quindi essenzialmente al pub, quindi essenzialmente sempre ubriaco. Raccontano in pieno stile The Business la bellezza di possedere, o per meglio dire, essere stati scelti come custodi, di quel bellissimo e incontenibile dono del tifo. Quando questo strano elemento non si esplica all’interno della curva deve comunque trovare una sua maniera di uscire, di esplodere in maniera ingestibile, imbarazzante, fuori luogo, sempre e comunque con le braccia tese al cielo a petto nudo con la gola urlante e i pantaloni che cadono.
Boys Are Out Tonight chiude tutto così:
The week is wasted till the weekend comes
fighting for your team on the chicken run
concrete, metal, kicked and shoved
boy to man on sweat and blood
Bridge house drinking after the game
telling stories of how we fought for fame
Boys Are Out Tonight