L’Italbasket si arrende alla Lituania ma suggella un grande Europeo.

imagesAlla fine la benzina è terminata proprio sul più bello. Nell’ultimo quarto della sfida contro la Lituania, valevole per l’accesso alle semifinali dell’eurobasket sloveno, i nostri giocatori hanno lottato contro una nebbia fittissima fatta di stanchezza, poca lucidità, errori banalissimi e forse un pizzico di appagamento nascosto.

Sta di fatto che la Lituania, una delle potenze del basket del vecchio continente, ha tremato per tre quarti. L’Italia, partita più contratta dei muscoli di Simone Pepe, ha saputo incollarsi ai baltici come una zitella all’ultima possibilità di rimorchio, per poi sorpassare alla sirena della terza frazione di gioco.

Poi il blackout. Cusin, fino ad allora monumentale, viene schiacciato da Lavrinovic e Motjeunas; Belinelli e Datome, sofferente ad entrambe le ginocchia, sparano a salve; Gentile e Aradori con errori banali sotto il ferro. Insomma: un grande plauso a questi dodici gladiatori che hanno scalato una montagna per arrivare fino a giocarsi con l’Ucraina l’accesso ai mondiali. Questo è il vero traguardo che la truppa di Pianigiani, più forte di ogni polemica, deve raggiungere per potersi regalare quel premio che giustifichi i meriti conquistati sul parquet.

 

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