Chelsea e Real hanno acquisito un minimo vantaggio nell’andata della semifinale di Champions. Un piccolo passo in avanti non del tutto meritato. I blues sono usciti incolumi dal Vicente Caldéron nonostante l’assedio subito, mentre i blancos sono riusciti a violare il portiere bavarese con una rete in contropiede. Eppure niente è già scritto, tutto è in gioco ed è impossibile fare dei pronostici: soprattutto dopo aver visto i due match d’andata.
Chelsea-Atletico Madrid sarà una sfida equilibratissima anche a Londra. Mourinho, dopo aver eretto un muro degno del miglior ingegnere berlinese, dovrà conquistarsi la finale sul tappeto verde di Stamford Bridge senza subire gol. I ragazzi di Simeone, dal canto loro, sono spregiudicati e battaglieri, non hanno tarli in testa e giocano con una libertà tattica e mentale assoluta. Esperienza o entusiasmo? Tatticismo o cuore? La prima sfida si gioca su questi fattori. Certo la presenza in campo dell’ex juventino Diego, una pippa stratosferica nonostante l’avanzare degli anni, fa stare più sereno il tecnico portoghese che, in vista del ritorno, spera di poter recuperare Eto’o. Il talento di Torres si è esaurito tanto tempo fa e il miracolo Ba non ha grandi probabilità di ripetersi come contro il PSG.
Bayern Monaco-Real Madrid è un match ancora più indecifrabile. I tedeschi, al Bernabeu, hanno avuto un possesso di palla dominante ma non hanno quasi mai impensierito Casillas. I madridisti hanno tenuto meno il pallone tra i piedi ma hanno creato occasioni molto più pericolose e hanno segnato con Kazzimma Benzema. Ribery e Robben in casa si esaltano ma nel Real tornerà dal primo minuto Gareth Bale. Insomma… uno di quei match in cui bisogna solo sul divano e godersi almeno novanta minuti di spettacolo puro. Una vera finale anticipata. Ancelotti è cauto: “Non abbassiamo la Guardiola!”. Il tecnico spagnolo risponde: “Voglio tanta Robben in campo a Monaco!”.
Chi si giocherà la finale a Lisbona?
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