Partita tesissima allo Juventus Stadium quella di ieri sera. Juve e Chelsea si giocavano una grande fetta di qualificazione alla seconda fase della Champions League. I bianconeri di Conte hanno vinto per 3-0, schiaffeggiando ripetutamente il povero Di Matteo che, diciamocela, non aveva capito un cazzo del match.
I blues infatti non schierano neanche un attaccante proponendo il modulo Spagna. Tante mezze punte: Mata, Hazard, Oscar e niente punti di riferimento. Poi però, sotto di due gol, il buon Di Matteo ha buttato dentro tutte le punte, facendo cambiare ancor di più modulo e ritmi alla sua squadra.
La Juve ha trovato il vantaggio con Quagliarella. Tiro di Pirlo, piedino dell’attaccante napoletano e stavolta nessun Marchetti a fare il balzo felino. Cech non ci arriva e tutti a cantare: “O mamma.. mamma.. mamma..”
La Juve rischia subito di raddoppiare ma l’ennesima cavolata della difesa del Chelsea viene evitata da Cole che sulla linea si inventa spazzino. Sul capovolgimento di fronte Hazard serve Mata che si fa ipnotizzare da Buffon. Già in precedenza la Juve aveva rischiato, lasciando campo a Oscar, ma sono sparuti tentativi di una squadra sfiduciata.
Il raddoppio arriva grazie all’ennesima sgroppata di Asamoah sulla fascia (devastante!) che serve un assist al bacio per l’accorrente Vidal. Altra ciabattata, altra deviazione (stavolta Ramires), altra imprecazione inglese e partita in ghiaccio.
Il terzo gol arriva nelle fasi finali grazie a Giovinco che, appena entrato, trafigge Cech in uscita e lascia spazio alle sue urla bambinesche levandosi la maglietta, cosa che la mamma gli aveva detto di non fare.
Tre pizze da riportare a Londra e un’incazzatura di Abramovich da sopportare per il tecnico italiano. La Juve andrà in Ucraina sapendo di giocarsi tutto: se vince è prima nel girone, se pareggia è seconda, se perde è fuori (dato che il Nordsjelland non sembra in grado di fermare i blues). Per ora ci si gode una bella vittoria e una sensazione dimenticata per troppo tempo.
Comments are closed.