La figuraccia del Napoli in Ucraina: come snobbare l’Europa League.

 

Il Napoli in Europa proprio non carbura. Dopo la netta sconfitta in terra olandese contro il Psv arriva per gli uomini di Mazzarri una seconda batosta, stavolta in Ucraina contro il Dnipro. Spazio al turnover in casa partenopea ma anche alle distrazioni, alla poca concentrazione e al nervosismo.

Gli azzurri giocano senza testa e senza cuore cedendo all’ira con la testata di Fernandez ad un avversario (per altro non punita dall’arbitro). Le seconde linee sembrano demotivate e incapaci di fornire quelle prestazioni che l’allenatore toscano vorrebbe vedere. Così, la figuraccia arriva puntuale. Solo il pareggio del Psv in Svezia rende meno amara la giornata, tenendo in corsa la squadra di De Laurentiis nel girone di Europa League.

Pronti, via e Fedetskiy infila Rosati mentre tutta la difesa gioca alle belle statuine. I calci da fermo, dopo la rete di Caceres a Torino, restano un punto dolente per lo staff di Mazzarri, incredulo davanti alla mancata applicazione dei giocatori al match. Insigne e Vargas sono inefficaci e non trovano mai uno straccio d’intesa. Donadel e Dzemaili vengono continuamente sovrastati dai centrocampisti ucraini. Gamberini e Fernandez danno vita ad un orchestra difensiva completamente disarmonica.

Il gol di Matheus a fine primo tempo sembra già porre fine alla disfida. Nella seconda frazione Mazzarri cambia tutto, deluso dalla prestazioni dei suoi attaccanti. Dentro Cavani e Pandev per Vargas e Dossena. Ma è ancora il Dnipro a colpire con Giuliano, affondando le residue speranze italiane. Poco serve il gol di Cavani, se non a dimostrare che il Napoli “B” per ora regala solo prestazioni scadenti e figuracce in giro per l’Europa. I tifosi sperano che qualcosa cambi ma soprattutto auspicano che  la manifestazione non continui ad essere snobbata da una squadra troppo concentrata sul campionato.

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