Tony Cairoli ieri è diventato campione del mondo di motocross, categoria MX1, per la quarta volta negli ultimi quattro anni. Parliamone.
A queste vanno aggiunte altre due vittorie nella categoria MX2 (2005 e 2007), per un totale di sei mondiali vinti, sufficienti a fare del piccoletto di Patti uno dei più grandi del mondo nel suo sport; anzi, possiamo stracciarla: uno dei più grandi di tutto il mondo delle moto e dei motori. Le due vittorie nelle manche di ieri hanno confermato, se ce ne fosse stato il bisogno, la supremazia di Cairoli in questo campionato, una supremazia a tratti imbarazzante (per gli avversari s’intende): due sole manche regalate agli inseguitori in tutto l’anno e vittoria che arriva con due gare d’anticipo. Il bello di tutto ciò sta poi nel fatto che non sembra possano esserci rivali degni tenergli testa nel breve termine: il Tony nazionale ha 27 anni ed è nel fiore della sua attività. A naso, si prospettano altre vittorie all’orizzonte.
La soddisfazione italiana nei motori non è però finita qui: ieri infatti è stata un giornata memorabile per la nostra Aprilia in Superbike, che al gran premio Nurbungring riporta Max Biaggi in testa al mondiale. La moto di Noale piazza la tripletta in gara 1, con il corsaro e Laverty davanti a Davies su moto satellite; in gara due è invece proprio Davies a vincere la sua prima gara davanti al costante Laverty e all’ex Camier. Due cadute per Marco Melandri che vede sfumare dopo solo due settimane la testa della classifica.
Comments are closed.