La cacciata di Mancini: consigli per il futuro.

Da ieri Roberto Mancini non è più l’allenatore del Manchester City. La sua colpa è stata quella di non aver perseguito gli obiettivi del club, soprattutto in questa stagione abbastanza deludente in cui può vantare una finale di FA Cup persa con il modesto Wigan e una lotta mai iniziata in campionato con i cugini.

Mancini, in Inghilterra, verrà ricordato più per le liti e la (s)vendita di Balotelli che per lo scudetto dell’anno scorso che mancava sulla bacheca dei citizens da tempo immemore. Lo sceicco che gli ha riempito le tasche di dindini ha chiuso il rubinetto, mettendolo infine alla porta.

Non ci saranno, oltre la manica, più ciuffi sbarazzini e sorrisi stiracchiati. Niente più battute in un inglese puramente scolastico, niente più dichiarazioni con l’accento marchigiano che lo contraddistinse già all’Inter.

Cosa farà adesso il mancio? Non pare sia destinato alla stessa carriera di Stramapornostar (pur avendone il fisico). Attenderà che si liberi una panchina in Italia? Andrà magari in Francia a fare una nuova esperienza? Rimarrà in Inghilterra per iniziare una nuova sfida? Quello di cui siamo sicuri e che non avrà più al suo fianco quel bell’uomo di Carlito Tevez seduto con lui in panchina, né il lungagnone bosniaco o le centomila mezze punte acquistate in questi anni.

Noi di Palle di cuoio gli facciamo i nostri migliori auguri: Roberto non ti abbattere e torna presto che i colpi di tacco come i tuoi, in campo e in panchina, sono e rimarranno di una rara bellezza. Magari, ora, vai dal parrucchiere e fatti fare un’acconciatura nuova evitando, te ne prego, la cresta. In certi casi e meglio abbassarla, credi a noi. Auguri!