Juve-Real: godere con prudenza.

Stasera Juve-Real doveva dare delle risposte a tutti gli juventini e al calcio italiano: possono i bianconeri, forti dei loro 10 euro in tasca, mangiare al ristorante di lusso)? Non solo l’hanno fatto, ma hanno pure ruttato (cit. @valerioser).

Stasera la Juve parte coi favori della non-favorita, con un sogno in testa e con Sturaro sorprendemente in campo; parte che sembra il Barcellona e va in vantaggio con Morata all’ottavo minuto dopo un’azione di 27 passaggi. Lo Stadium gode che è una bellezza. Però il Real è il Real, è lo è soprattutto perché se fai un errore lui ti frega. Infatti la reazione non si fa attendere e i madridisti prendono in mano il pallino del gioco, come molti si aspettavano fin da subito; e ci vogliono venti minuti al solito Cristiano Ronaldo per infilare l’ennesimo gol, stavolta con una sbrillantinata ignorante su uno splendido cross di James Rodriguez, a chiusa di una splendia azione galactica.

Sbandamento Juve, ma dura pochi minuti.

Il tempo di metabolizzare, poi Buffon e compagni si riprendono. La traversa di James a porta vuota su cross di Marcelo è forse il momento della svolta: la Juve si sveglia è gioca con sicurezza. Lascia sfogare i blancos (stasera in neros) quando serve, manovra quando ha la palla tra i piedi, riparte in contropiede con astuzia: proprio da un contropiede nasce il raddoppio bianconero: lancio lungo in profondità per Tevez che parte in velocità assieme a Morata (atterrato con un fallo lasciato impunito da Marcelo); l’Apache si allarga, carica il sinistro e viene placcato da Carvajal. Rigore netto. Ci sta il rosso per il madridista, ma l’arbitro lo grazia.

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Gareth Bale durante un’azione in Juve-Real

Dal dischetto sempre Tevez, che non sbaglia. Siamo al 58°, è ancora lunga ma la Juve tiene: fioccano i gialli da una parte e dall’altra. Bale scompare dal campo, Chicharito Hernandez entra e non tocca quasi palla. Escono tra meritatissimi applausi Sturaro (bravissimo) e Tevez, per Barzagli e Pereyra: catenaccio e ripartire. Ma quando ripartono rischiano di far male: Llorente (entrato per Morata) viene lanciato da un sontuoso Marchisio e arriva solo quasi sul fondo scartando Casillas; sembra Ravanelli nel ’96 contro l’Ajax, ma opta per passarla in mezzo: il Real si caga addosso, ma il risultato rimane quello. Fino alla fine, per una serata che lancia la Juve verso un sogno possibile. Al Bernabeu sarà difficile (al Madrid basta l’1-0) ma se la Juve gioca da Juve, come stasera, sperare con prudenza è più che lecito.

E poi Max Allegri guarderà tutti i post su di lui stasera su Twitter, penserà a luglio 2014, e si farà una seghina.