In casa Juve c’è qualcosa che non Quaglia. Di sicuro Fabio Quagliarella – l’attaccante con la media gol più alta della rosa bianconera nell’era Conte – non è contento per l’esclusione dalle liste di Europa League. L’arrivo dello sventrapapere Osvaldo lo ha relegato al ruolo di sesto attaccante in rosa, e giustamente gli girano un po’ i coglioni.
E in effetti pure a noi l’acquisto – sebbene in prestito – del Johnny Depp de noantri non sembra essere un gran mossa. Certo, a confronto con alcune delle passate (recenti) mosse della Juve nel mercato di gennaio (Anelka, Toni…), Osvaldo è grasso che cola, ma ora come ora l’acquisto appare un po’ inutile. Perché, al di là del fatto che Osvaldo è sempre inutile, e al di là del fatto che noi siamo contenti così possiamo pigliarlo per il culo, fondamentalmente l’attacco della Juventus di ora non sembrava aver bisogno di questo “rinforzo”, e perché non è nemmeno un acquisto in prospettiva. Il biscottone coi baffi e gli occhialetti alla Ozzy Osbourne non è vecchio, ma nemmeno più un giovinastro (ha 28 anni) e per il futuro Marmotta ha in quel ruolo già in mano un giovane molto promettente che quest’anno sembra finalmente essere esploso: Ciro Immobile.
Mossa sponsorizzata da Prandelli in vista mondiale? Chissà… C’è da dire comunque che quest’estate il parco attaccanti a disposizione di Conte subirà un piccola rivoluzione. Quagliarella certamente se ne andrà, e col probabilissimo rientro di Gabbiadini verrà monetizzata la vendita delle ciabatte di Vucinic. Rimane in bilico Joe Vinco, il cui futuro è probabilmente legato a quello di Berardi: se entra uno, quasi sicuramente andrà via l’altro; in caso contrario, tutto è da vedere.
E Osvaldo? A nostro avviso là in mezzo non c’entra un cavolo. Vediamo se saprà sorprenderci.
(che giochi bene o male, invitiamo comunque i nostri lettori ad adottare lo slogan #OsvaldoMerda, a priori, per il bene comune: giova alla salute)
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