L’Inter torna a far sorridere i suoi tifosi battendo per 2-0 un Pescara troppo appagato dall’inaspettato exploit con la Fiorentina. Con Sneijder in versione sfinge nella zona vip e con tantissime assenze, Stramaccioni schiera una formazione rimaneggiata dalla metà campo in giù, con il giovane Benassi (classe ’94) ad impostare. Di seguito, il dettaglio delle prove dei singoli:
INTER
Handanovic – 6: Inoperoso è dire poco. Quasi quasi si poteva mettere pure Jonathan in porta.
Silvestre – 6+: Gli scongiuri dei tifosi funzionano e l’argentino gioca una partita senza grattacapi. Avanti così.
Cambiasso – 6,5: Buona prestazione da centrale per il Cuchu, anche grazie agli attaccanti del Delfino, che si lasciano anticipare troppo facilmente.
Chivu – 6-: Fino a metà della ripresa pare in grande spolvero, poi inanella una serie di tremende buffonate che rischiano di far riaprire il match. Evidentemente non è ancora in condizione, sennò sarebbe stato ancora peggio.
Jonathan – 6: Con profonda vergogna, do la sufficienza al brasiliano, che non rischia nulla dietro e che ogni tanto si fa vedere pure davanti. Ma più che un giocatore sembra un concorrente della Corrida; il pubblico capisce e ne accompagna la prestazione con boati a sproposito.
Zanetti – 6,5: Telecomanda Jonathan, aiuta Benassi e ci mette pure del suo nel doppio lavoro attacco/difesa. Il capitano ritorna a fornire una prestazione delle sue. Grazie, ci voleva proprio.
Benassi – 7+: Insomma, stiamo con i piedi per terra. L’avversario era il Pescara, ma il diciottenne modenese gioca una gran bella partita, da esordiente, senza mai andare in difficoltà. Alla fine, gli scappellotti affettuosi sono tutti per lui.
Pereira – 6,5: Attacca con continuità per 90′ e dimostra una buona condizione, ma il piede resta di ghisa. Sfiora il gol, ma in difesa a volte sonnecchia.
Guarin – 6,5: Carbura lentamente, anche perchè Bjarnason gli si francobolla addosso. Qualche spunto pregevole e poi il cioccolatino che gli dona Palacio per il raddoppio che chiude i giochi.
Palacio – 7+: Nel basket si dice MVP. Il Trenza stasera segna un gran gol e serve un assist al bacio a Guarin. Nel mezzo pasticcia una marea di palloni allucinante, ma almeno 2 cose giuste stasera le ha fatte.
Cassano – 6-: Gioca la solita buona partita, di fatto illuminando ogni azione offensiva nerazzurra. Poi il fattaccio quando al momento della sostituzione esce incazzato come una biscia e se ne va. Manco fosse Sneijder.
Mudingayi – s.v.: Gioca qualche minuto per riprendere confidenza con le tibie avversarie.
Rocchi – s.v.: Esordio a San Siro e qualche buona giocata condita da 2 occasioni. Bravo vecchietto.
Milito – s.v.: Entra quando manca solo il recupero da giocare, come un Duncan qualsiasi.
PESCARA
Perin – 6: Incolpevole sui gol, sfodera l’unico intervento della sua serata sulla sabonja di Pereira che gli scalda i guantoni.
Balzano – 5,5: Si oppone come può ad un Pereira in serata.
Terlizzi – 5,5: Sulla sua schiena grava il peso del primo gol, dove si fa aggirare troppo facilmente da Palacio. Poi non soffre troppo singolarmente.
Capuano – 6: Il migliore del pacchetto arretrato. Non sbaglia nulla.
Modesto – 5: D’accordo nomen omen, ma per far prendere 6 a Jonathan bisogna essere davvero modesti. In più, non copre sull’azione del secondo gol.
Colucci – 5: Nel grigiore prova a impensierire Handanovic su punizione, ma poi “sviene” sulla sterzata di Palacio nell’azione del secondo gol. Mette troppo poco fosforo.
Nielsen – 5: Ho controllato il nome di battesimo perchè pensavo fosse Leslie Nielsen vista la lentezza esasperante con cui gioca.
Bjarnason – 6,5: Il Thor de noantri ci mette corsa e cuore, anche per i compagni che non ne hanno. Fa il suo dovere e limita anche piuttosto bene Guarin. Il migliore dei suoi.
Weiss – 6: Dà la sensazione di giocare più per sè che per la squadra, ma visti i compagni direi che fa bene.
Celik – 5: Semplicemente non da serie A.
Jonathas – 5: Le uniche cose degne di nota sono 2 tuffi indegni dopo un paio di corpo a corpo con Chivu (che gli cede almeno 10 cm cascetto compreso) decisamente evitabili, anche perchè con Chivu in genere basta aspettare che il fallo arriva.
Cascione+Abbruscato+Caprari – s.v.: Anonimissimi.
Celi – 6: Il designato Russo ha l’influenza per cui tocca a lui dirigere una partita comunque tranquillissima.
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