Inter – Napoli: le “Pagellissime”

Partita a dir poco palpitante a San Siro che nonostante il freddo, si infiamma di fronte allo spettacolo offerto in campo. La spunta l’Inter per 2-1 in una serata dove non è facile trovare insufficienze. Ma vediamo insieme le “Pagellissime”:

INTER

Handanovic – 7+: Regala grandissimi interventi anche questa sera. Per fargli gol stasera è servita un’azione insistita sulla linea di porta.

Ranocchia – 7: Non sbaglia nulla. Di sicuro ha mandato a casa il suo gemello scarso della scorsa stagione.

Cambiasso – 7,5: Posseduto dallo spirito di Ronald Koeman, il Cuchu sfodera una partita di grandissimo spessore da libero d’altri tempi.

Juan Jesus – 7,5: Se anche sua maestà Cavani deve cambiare lato del campo per vedere palloni più giocabili, il motivo è del brasiliano. Più Jesus che Juan.

Nagatomo – 6+: Partita ordinata, anche se da qual lato alla lunga si soffre un po’ di più.

Zanetti – 6+: Dà copertura senza strafare, ma quando al 43′ della ripresa si lancia in una delle sue progressioni la curva interista non può che scoppiare in lacrime di gioia.

Gargano – 6+: Solita partita di grande generosità soprattutto nel finale quando gli altri non ne avevano più. Nota statistica: alla voce passaggi sbagliati si legge “tutti”.

Pereira – 6,5: Propizia il secondo gol e in generale si comporta decisamente bene. Provoca un calo di zuccheri allucinante a mezza San Siro quando rischia un autogol catastrofico.

Guarin – 8: Un gol pazzesco, un assist al bacio e una partita da MVP. Termina con la lingua di fuori tra gli applausi.

Cassano – 7: Un assist, un palo poi un brutto scontro con Britos che di fatto lo spegne. Ma il suo peso in campo è decisivo per i nerazzurri.

Milito – 7-: Torna al gol nella serata più importante e mostra una crescita, ma la condizione fisica non è ancora la migliore, ma se lo fosse, servono rinforzi.

Palacio – 5: Entra e non azzecca niente, nemmeno l’atteggiamento.

Coutinho – s.v.: Grinta zero e poca voglia di sacrificio. Urge più umiltà.

 

NAPOLI

De Sanctis – 6+: Incolpevole sui gol, bravo nelle uscite sui contropiedi interisti.

Gamberini – 6-: Pronti via, prende un colpo sul naso da Cassano che un po’ lo condiziona, forse anche nel contrastare Milito nell’azione del secondo gol.

Cannavaro – 6+: Non sbaglia pressochè nulla.

Britos – 6,5: Il più propositivo dei difensori in fase offensiva con anche numeri da funambolo. Buona prestazione.

Maggio – 5,5: Si accorge tardi Guarin sullo schema che porta al primo gol, si fa saltare troppo facilmente da Pereira sull’azione che porterà al secondo e manca il pari a pochi secondi dal termine. Non gioca male, ma risulta il peggiore dei suoi.

Inler – 6: E’ il primo a scaldare i guanti di Handanovic chiamandolo ad un gran intervento: poi si spegne piano piano fino al cambio.

Behrami – 6,5: Prova in tutti i modi ad opporsi ad un Guarin in stato di grazia. Ci mette il cuore e la gamba, forse troppa visto che Rizzoli lo deve graziare per non mandarlo fuori per doppia ammonizione.

Zuniga – 6,5: Una partita decisamente buona a cui manca solo quel qualcosa in più per far decollare il suo voto. Dà un dispiacere ai tifosi nerazzurri fermando Zanetti diretto a rete.

Hamsik – 7-: Nel primo tempo latita, poi cresce e diventa il fulcro dell’azione offensiva propiziando anche il gol dei suoi.

Insigne – 7: Si prende il palcoscenico dell’attacco partenopeo e sfodera una bella prova a cui manca solo il gol.

Cavani – 6+: Tutti aspettavano lui, ma alla fine risulta il più grande assente, nonostante il gol. Il solito gran lavoro in fase di recupero palla non è sorretto da una prova offensiva di quelle prodigiose cui ha abituato i tifosi.

Dzemaili – s.v.: Sostituisce il connazionale Inler senza troppa fortuna.

Mesto – s.v.: Non ha tempo di incidere sulla partita. L’unica occasione gliela toglie Pereira con un intervento che dire scoordinato è poco.

Pandev – 6: Il macedone prova a incidere e di fatto si trova protagonista (in offside) nell’azione del gol. Per fortuna della sua ex squadra solo questo e nulla più.

 

Rizzoli – 5: In generale brutta prova. Oltre al fuorigioco sull’azione del gol partenopeo, dimentica di fischiare svariati tocchi di mano e di espellere il troppo generoso Behrami. Nel complesso adotta un metro di giudizio giusto che però rischia di fargli scappare di mano la partita.

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