I soldi e le leggi del mercato.

Torniamo a parlare di mercato: pochi giorni fa il Monaco, nobile decaduta del calcio francese, ha ufficializzato l’acquisto del giocatore più appetito degli ultimi anni: Radamel Falcao Garcia. All’Atletico Madrid, squadra detentrice del cartellino, vanno tutti i dindini previsti dalla clausola rescissoria, ovvero 60 milioni di euro. Spiccioli.

Dmitry-Rybolovlev calciomercato

Chi di noi non ha almeno 60 milioni in tasca? Le monetine per il giornale e il caffè, magari un panino a pranzo. Lo stesso Monaco pare stia per raggiungere un accordo anche per l’acquisto di Nani dal Manchester United, grazie a un’offerta di circa 23  milioni e mezzo; senza contare gli acquisti di Rodriguez e Moutinho (70 milioni in due). Giusto per rimanere in Francia, pare che il PSG abbia pronta un’offerta di 35 milioni da fare allo stesso United per Rooney, a cui verrebbe proposto un contrattuncolo da 15 milioni a stagione; l’attaccante inglese tentenna, ché con quei soldi è dura arrivare a fine mese. Due-tre esempi, giusto per dare un quadro della situazione. Stiamo ancora aspettando le offerte che arriveranno per Cavani, tentato dalla Premier League e possibile apportatore di una quarantina di milioni di euro nelle casse del nuovo Napoli di Rafa Benitez.

La domanda sorge dunque spontanea: che fine ha fatto, a distanza di un paio d’anno, il famoso fairplay finanziario? L’ideona del buona Platini per calmierare le spese folli del calcio sembra aver già fatto la fine della carta igienica di fronte alle liquidità tendenti a infienito dei nuovi proprietari delle grandi squadre europee – sceicchi, emiri, ricconi di varie guise. Le leggi del mercato sono sempre quelle: chi ha più soldi, alla fine la spunta,

E noi? No, non noi di Palle di cuoio… noi italiani, noi competitori giunti dall’ex campionato più bello del mondo, che facciamo? Soldi ce ne sono pochi. Dice che si vince con le idee, ma finché  le idee sono quelle di #StramaPornostar non si può che attendersi una (metaforica) sodomia. Qualcuno almeno puntasse seriamente sui vivai… (no, non per spararci addosso)

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