Gaston Ramirez lascia il Bologna per trasferirsi in Inghilterra. La notizia ci ha lasciati un po’ basiti non ve lo nascondiamo, soprattutto riguardo alla destinazione del campioncino uruguagio. Il Southampton è una neo-promossa della Premier League, squadra dall’ottimo pedegree ma con un passato recente turbolento. Il fallimento e la decadenza fino ai campi di periferia dell’Inghilterra poi la lenta risalita grazie a un magnate svizzero, uno con i soldi e che si diverte a fare calcio.
Ramirez, classe 1990, era uno dei pezzi pregiati di questo mercato. Lo volevano le big di tutta Europa, squadre italiane comprese. Perfino nella disfatta olimpica con la sua nazionale era stato uno dei più positivi, facendo lievitare ancor più il prezzo del suo cartellino.
Un giocatore onesto e ambizioso, pronto a lasciare il Bologna per approdare in lidi più famosi e rinomati, pronto per competere ad alti livelli e accumulare coppe e trofei. Se avesse lasciato la sua casa emiliana l’avrebbe fatto solamente per motivi legati alla sua carriera e al confronto con sfide più complicate, in cui mettere in mostra il suo talento. Rispondere a quelle chiamate che nella vita si ricevono raramente insomma.
Ecco perché non ci spieghiamo questa transazione fulminea. Rapida la trattativa e ancor più veloce la decisione del giocatore. Niente avanzamento di carriera e nessuna sfida diversa da una difficile e costosa lotta salvezza. In Premier come in Serie A. L’unica vera ragione per muoversi sono i soldi, niente di più, anche per il “puro” Gaston.
Il Bologna, detentore del 70% del cartellino, riceverà 15 milioni di euro (il restante 30% andrà al Penarol). Gaston un contratto faraonico da 2,5 milioni netti per 4 anni. Con queste cifre non importa la squadra per cui si giocherà ma i soldi trasferiti in un giovane conto corrente, ansioso di rimpinzarsi.
Ultima e ulteriore nota stonata? Ramirez avrà il 10, il numero delle bandiere del calcio. Una maglietta che ne sottolinea il grandissimo talento ma che mette in evidenza anche il contrasto tra la sua voglia di emergere e la debolezza nei confronti del vil denaro. “Spero che i tifosi capiscano”. Caro Gaston non ti preoccupare, l’hanno già fatto.
Comments are closed.