Fai una buona azione: adotta un Sonetti.

Un passato da stopper, una carriera da allenatore senza macchia e senza paura, un presente difficile: Nedo Sonetti è l’allenatore più aulico del nostro campionato, ma in questo mondo senza poesia, in questi versi sciatti e senza metro, ormai anche Sonetti è passato di moda.

sonetti

È un mondo crudele e ingrato, quello del calcio. Nedo Sonetti ha passato la sua vita da nord a sud, guidando miriadi di squadre verso improbabili e talvolta mancate salvezze; lo ricordano a Udine, Palermo, Brescia, e come dimenticare i suoi trentamila subentri sulla panchina del Cagliari?

Vittima di un destino beffardo, il grande Nedo non allena ormai da quasi quattro anni, ovvero da quando è stato ingiustamente esonerato dalla panchina del Vicenza per aver rifiutato di far colazione col patè di gatto la domenica mattina. Ora è a casa sua ad aspettare una chiamata davanti al televisore, guardando le partite in solitudine. Pur non tramontando del tutto un’ennesima chiamata di Cellino – e pure avendo la FIGC pensato a lui per il dopo Prandelli – Sonetti ancora è senza un incarico e freme dalla voglia di tornare a respirare l’aria del campo.

E allora tu che ci leggi, se hai una squadra di calcio, di calcio a 5, di calcio balilla, se stai organizzando un torneo a Fifa o a Premier Manager ’97, una partitella di Subbuteo o qualsiasi altra cosa, fai una buona azione: adotta un Sonetti.

#AdottaUnSonetti, e il mondo sarà più bello.*

*Adotta un Sonetti è la nuova campagna di sensibilizzazione sociale promossa da Palle di cuoio contro l’abbandono degli allenatori dimenticati da Dio.

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