Paolo Di Canio non è più l’allenatore dello Swindon Town: il focoso Paolo è famoso per non mandarle a dire a nessuno e così è stato anche stavolta.
All”ex di Lazio e Juve, tra le altre, e idolo d’Inghilterra per tanti motivi, sono girate le palle (notoriamente di cuoio) per una serie di “promesse non mantenute”; dopo aver guidato la squadra a una gloriosa promozione nella terza divisione inglese, Di Canio non ha visto concretizzarsi le richieste che aveva fatto: spezzare le ginocchia all’arbitro, resuscitare il Duce, comprare un aquila da far volare sullo stadio prima delle partite in casa, immolare un romanista in sacrificio prima di ogni match per propiziare gli dei. Quando ha capito che tutto ciò non sarebbe stato fatto ha mollato tutto (e probabilmente ne ha pure mollata una).
Il presidente dello Swindon Town, Jeremy Wray, avrebbe protestato: “Ma così ci lascia nella merda!”
“Me ne frego, non so se ben mi spiego.” sarebbe stata la pronta risposta dell’ex bomber di Quarticciolo.
Scherzi a parte, Di Canio lamentava da tempo una situazione insostenibile all’interno del club, culminata con la vendita dell’ala Matt Ritchie ai rivali del Bournemouth senza aver avuto il consenso del mister, che ha mollato baracca e burattini e se n’è tornato a casuccia. Ma forse solo per poco, visto che già si vocifera di un suo approdo ai Blackburn Rovers, poco soddisfatti della stagione del tecnico Appleton.
Noi speriamo che torni presto in panchina e su palcoscenici degni, ché uno come Di Canio è sempre bene averlo attivo!
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