Il derby delle isole, o se volete il derby dei presidenti più mangioni d’Italia, ha deluso le aspettative. Primo perché né Ficcadenti né Sannino sono stati esonerati come pronosticavano i bookmaker. E poi perché più che uno scontro salvezza è stato un vero e proprio match per la sopravvivenza. Non è stato un caso se, allo stadio Renzo Barbera, s’è registrato il record di caffè venduti.
Inizia meglio il Cagliari che mette in apprensione la difesa rosa. Tutto merito di Thiago Ribeiro che, in entrambe le occasioni (al 18′ e 21′), trova un attento Ujikani. Il Palermo è stordito: non solo gli uomini di Sannino (definiti alla vigilia “i migliori al mondo”) non hanno idee ma sbagliano addirittura i passaggi più elementari. Non sbaglia però Rios, ribattezzato Brios perché si sbriciola come le merendine, al primo tiro in porta in grado di trafiggere Agazzi (40′) .
Per fortuna nella ripresa esistono le sostituzioni. Comincia Sannino che fa uscire Ilicic per Kurtic e poi Von Bergen per Munoz. Prosegue Ficcadenti che sostituisce Thiago Ribeiro per l’esordiente Sau e rimpiazza Ekdal con Nené. Il destino premia il cagliaritano che quasi allo scadere conquista la parità (43′). A segnare ci pensa il beniamino Pattolino bravo a raccogliere un traversone dalla destra ma soprattutto a ribadirla in rete. Termina così uno tra i più scialbi derby delle isole. Tutta un’altra storia quelli della scorsa stagione: all’andata scoppiettante 3 a 2 per il Palermo; al ritorno 2 a 1 per il Cagliari con gol dell’ex Pinilla, oggi senza cartucce.
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