Alla fine il TNAS ha deciso per una riduzione della pena di Antonio Conte da 10 a 4 mesi di squalifica; uno sconto importante che però non soddisfa Agnelli, che crede nell’innocenza del suo tecnico. Ma allora…
…ma allora perché quest’estate gli chiese di patteggiare? I mesi di squalifica sarebbero stati 3 all’epoca, sono 4 quelli definitivi. In estate la società, d’accordo coi legali di Conte, decise di proporre (imporre?) al tecnico pugliese il patteggiamento, poi rifiutato, con gli organi della giustizia sportiva; una specie di fallito patto di non belligeranza che avrebbe tenuto l’allenatore lontano dal campo per un po’ ma non troppo.
Ora il risultato non è diverso da quello ipotizzato all’inizio di tutta la vicenda, ma il presidente Agnelli si dice amareggiato da questo risultato, che definisce “una sconfitta ingiusta che invita a riflettere sul sistema calcistico.”
Caro Andrea, se chiedi all’inizio un patteggiamento di tre mesi (pur senza ammissione di colpa) non puoi pretendere che dopo avertelo rifiutato ti scagionino del tutto. L’abbiamo già detto all’epoca: anche se non ammetti la colpa, il dubbio umano s’insatura lo stesso; è normale.
A conti fatti (o a Conte fatto) si può dire che, per come si era messa la faccenda, alla Juventus è andata bene: a dicembre riavrà il suo allenatore, meglio non lamentarsi oltre.
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