Ci sono giocatori che amano la libertà e snobbano lo stipendio: gli svincolati. Ogni estate la lista si rimpolpa verso metà giugno, e adesso che il calciomercato è nel pieno delle attività, vediamo chi ancora è in cerca di una squadra in giro per il mondo.
Guillermo Ochoa – Il portiere dalle presunte 11 dita è reduce da un mondiale spettacoloso. Finora non se l’era mai cagato nessuno, tant’è che dopo la retrocessione con l’Ajaccio è rimasto senza club. In Italia lo accostano a Cagliari (Zeman ha notoriamente bisogno di un portierone), Milan (dati i 4.000 anni di Abbiati) e Napoli (De Laurentis cerca un portiere a priori, tanto più dopo l’addio a Pepe Reina). Vediamo che fine farà.
Samuel Eto’o – L’usato di qualità. Il suo mondiale è stato anonimo (leggi: nammerda) ma lui è pur sempre Eto’o: 33 anni non rappresentano il pieno dell’attività agonistica, ma nemmeno il tempo della pensione. Può essere alternativa di gran lusso per molte squadre come Juve e altre (se decide di chiedere qualcosina in meno dei 20 milioni che s’intascava in Russia per non fare un cazzo).
Franco Semioli – Lo davamo per defunto dopo l’esperienza vicentina, e invece – a quanto pare – continua ad allenarsi in attesa che qualche disperato la raccatti.
Adriano – Ahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahah! Ehm… vabbè, se perde qualche centinaio di chili, per una squadra come il Terracina è grasso che cola. [patum-tss]
Andrea Dossena – Vorrebbe una nuova esperienza all’estero. Per qualche motivo siamo propensi a credere che non tornerà al Liverpool.
Gaetano d’Agostino – E pensare che tre-quattro anni fa lo voleva il Real Madrid…
Simone Tiribocchi – Il Tir ha ancora tanto da dare. Botte, principalmente.
Simone Vergassola – A 38 anni suonati l’ormai ex bandiera del Siena è ancora pronto per una nuova esperienza: lui pensava a un’ammucchiata lesbo, ma anche una squadra che gli faccia un contrattino potrebbe andare bene.
Simone Dallamano – Ci serviva un altro Simone per chiudere la trilogia.
Davide Barba Moscardelli: l’ultimo, e inspiegabile. Il più grande bomber di tutta la storia della serie A è ancora senza squadra, e rischia di finire, ingiustamente, in categorie inferiori, che chiaramente non gli competono. Un appello ai presidenti: scegliete la barba, ingaggiate il Mosca!