Toronto per i maschietti e Montreal per le femminucce. Ogni anno le due principali città del tennis canadese si scambiano i protagonisti nel primo vero appuntamento del cemento nordamericano. Quest’anno la vicinanza con l’appuntamento olimpico ha un po’ offuscato il torneo canadese limitato dagli infortuni e dal lungo viaggio transoceanico.
Ha vinto Novak Djokovic, l’unico vero top player in cerca di riscatto dopo la medaglia di legno raccolta a Londra. Il fuoriclasse serbo ha cercato di ritrovare quella forma perduta in previsione dell’Open degli Stati Uniti previsto a fine agosto. Federer e Nadal hanno dato forfait. Il primo per la stanchezza accumulata dopo le due lunghe fatiche sull’erba di Wimbledon. Il secondo per recuperare totalmente dall’infortunio che non gli ha permesso di difendere la medaglia d’oro di Pechino 2008.
Andy Murray, invece, ha fatto in tempo a fiaccare le resistenze del nostro Flavio Cipolla prima di ritirarsi nel turno successivo e preservare le forze per gli appuntamenti successivi. Praterie spianate per Djokovic dunque che in finale ha superato abbastanza agevolmente il francese Gasquet. Quest’ultimo, reduce da un bronzo nel doppio in terra londinese con l’amico Benneteau, è apparso in buona forma come non lo si vedeva da troppi anni in cui l’altalena è stata la bilancia dei suoi risultati.
Ora tutti in suolo statunitense. Primo appuntamento sotto rete sarà Cincinnati, altro master 1000 dall’importanza assoluta. Nadal non ci sarà ma Federer, Murray e Del Potro sarrano presenti al nastro di partenza per evitare che Nole faccia un pericoloso bis e riacquisti quella fiducia un po’ macchiata dalle recenti delusioni.
A Montreal vittoria per la ceca Kvitova (n°5 del mondo) contro la cinese Na Li. La tennista europea doveva farsi perdonare un torneo olimpico non certo irreprensibile e per farlo ha superato avversarie invidiose come la Wozniacki. Serena e Venus Williams, vere dominatrici dell’estate a cinque cerchi, hanno dato forfait ma saranno pronte a difendere l’onore di casa a Flushing Meadows, potete metterci la mano sulle calde corde della vostra racchetta.
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