Ancelotti: “Voglio andare via”. Sceicco: “L’erba voglio mi fa cagare”.

Ancelotti vuole andare al Real Madrid. Scalpita peggio di un cavallino della giara. A Parigi si sente in gabbia, manco fosse ancora attiva la Bastiglia e lui ne fosse l’unico prigioniero. Chiama Leonardo, poi lo sceicco, poi (forse) anche Carla Bruni ma, poverino, non può rescindere un piccolo, insignificante, minimo contrattino che ha firmato per allenare il Psg. (Bruscoletti su!)

Lo sceicco è irremovibile: “Carletto è la mia geisha favorita, adoro il suo balletto seducente”. Così, sembra difficile vedere il tecnico italiano sbarcare in Spagna, a meno che i dirigenti francesi non riescano a trovare una soluzione diversa per la panchina: noi consigliamo #Stramapornostar, la Francia è un buon mercato.

Lo sceicco ha ribadito: “L’erba voglio l’ho cercata. Volevo acquistarla ma nessuno l’aveva realmente con sé. Pare si trovi nel giardino del re ma, ad oggi, tutti i vasti possedimenti delle corone mondiali ne sono privi. Ho passato la mia vita alla sua ricerca: pare funzioni meglio del bifidus e ho bisogno di regolarità. Se Ancelotti ne è in possesso lo lascerò andare, altrimenti stia calmo e si prenda Lavezzi per le pulizie di casa”.

Caro Carletto prova a fare il broncio. Magari, alla fine, anche il cuore arabo sarà destinato a sciogliersi.

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