Scrivere una sceneggiatura sulla vicenda che coinvolge Petkovic da un parte e Lotito dall’altra, potrebbe essere una mossa vincente. Una serie tv dall’indubbio successo, da sviluppare sulla scia della strana coppia in versione serbo-svizzera-latina. Paradossi sublimi; battute sagaci con retrogusto amaro; sorrisi a centosessanta denti più falsificati di una banconota da 300 euro; facce di bronzo così lucenti da far invidia ai più famosi originali di Riace. Uno show, insomma, che potrebbe incantare anche i non-cultori di questa spopolante deriva televisiva di origine americana.
Petkovic sostiene di non essere mai stato esonerato dalla dirigenza e, con un’ironia sottilmente studiata e farcita di pepe pruriginoso, si augura un 2014 ricco di soddisfazioni con la Lazio. Successi in celeste e, a partire da luglio, anche con vestiti più rossocrociati: un filo diretto che possa congiungere Berna a Roma, la mucca della cioccolata con l’aquila Olimpia, la precisione delle lancette cantonali con le larghe vedute romane.
Ecco parte del comunicato: “La Lazio, solo qualche mese fa festeggiava unita e compatta lo storico trionfo in Coppa Italia, nell’ambito di un vincente progetto tecnico (una sola sconfitta in Europa nelle ultime 20 partite) che può e deve andare avanti, fino alla fine della stagione, proprio come concordato. Il pensiero di Petkovic, in questo momento, è quello di augurare a tutta la Società, ai suoi calciatori ed ai calorosi ed appassionati tifosi laziali, un magnifico 2014, insieme.”
Peccato che Reja, nuovo-vecchio tecnico in pectore della formazione capitolina, abbia già diretto due allenamenti, chiacchierato con i giocatori, predisposto le basi per la prima sfida del nuovo anno, salutato la curva, dialogato in maniera inutile con Tare. Il tutto attendendo l’ufficialità del suo ingaggio: una firma, celeste su bianco, che lo abiliti a trascorrere altri sei mesi su una delle panchina che meglio conosce, nonostante una lunga e variegata carriera in giro per l’Italia.
Lotito si dimostra, per l’ennesima volta, un mago della diplomazia. Se avesse distribuito tutti quei soldi distribuiti agli avvocati sulla piazza del calciomercato oggi avremo, probabilmente, una Lazio da scudetto. Tutto ciò è pane per i giornalisti, salame per i comici, olio e sale per i tifosi non-laziali che ormai ringraziano per la creatività infinita del presidente.
Come finirà la vicenda? impossibile da prevedere per la grande capacità inventiva degli sceneggiatori coinvolti. Il prossimo capitolo, però, non tarderà a manifestarsi e non ci resta dunque che rimanere in attesa di una nuova puntata. La stagione, in fondo, non è neanche a metà del suo svolgimento…
Comments are closed.