Finisce 1-1 la partita più attesa da un’isola intera. La rivalità tra le tifoserie di Cagliari e Napoli è ormai storica, fatta di tappe che risalgono alla notte dei tempi e che, negli ultimi decenni, hanno avuto una grande amplificazione mediatica. Un match sempre cerchiato sul calendario con una certa trepidazione da tutti i tifosi rossoblù: una voglia di vincere che sovrasta ogni desiderio rivolto a Babbo Natale che, nonostante la stazza, non è Benitez.
Ieri, invece, è andata in scena una partita che non faticherà ad essere scordata. Uno stadio inadeguato, 5000 tifosi scarsi ad assistere. Cori smorzati, un’atmosfera surreale in un clima lontano da quello che dovrebbe contornare un match di serie A. Sorride maggiormente la squadra di Lopez che conquista un punto prezioso per la classifica e la salvezza; mastica amaro Benitez che vede concretizzarsi un ennesimo rallentamento nella rincorsa alle prime della classe.
Parte meglio il Cagliari che sblocca il risultato con Nené che s’infortuna subito dopo. Probabilmente per l’emozione della marcatura. Pareggia Higuain su rigore (dubbio ma non scandaloso). Nel secondo tempo Callejon tira fuori il coniglio dal cilindro: colpisce la palla al volo fulminando Avramov e dando l’illusione dei tre punti ai partenopei. Ma Pandev, in fuorigioco, alza lo zampone verso il fulmine calciato dallo spagnolo, mettendosi in gioco e vanificando il miracolo di san Gennaro.
In fondo, per quello che si è visto durante i novanta minuti, il pareggio è il risultato più giusto.
L’inferno si scatena a fine partita. Cellino decide di deliziare il folto pubblico di giornalisti con la sua sparata mensile: “Nainggolan andrà sicuramente via, ci sono sei o sette squadre che lo vogliono. Andrà via a dicembre, neanche a gennaio: lo manderò via io se non se ne vuole andare lui. Non posso più trattenere nessuno di questi ragazzi che hanno fatto un lavoro straordinario: non posso più obbligarli a giocare in uno stadio che sarebbe largo anche per una Prima divisione”.
Porta girevoli per tutti. Il supermercato Cagliari è aperto. Agazzi e Ariaudo sono già in magazzino pronti a essere trasferiti in altri lidi. Ma la rosa è spolpabile come una coscia di pollo. I saldi iniziano subito, non si aspetta neanche il 6 gennaio. Sono e saranno tanti i giocatori appetibili che potrebbero essere pronti a fare le valigie nonostante il tepore della Sardegna. Vedremo cosa succederà, anche per quanto riguarda il Sant’Elia.
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