L’infortunio di Pirlo: fermo 40 giorni (e non è Quaresima ma solo Avvento).

289110_heroaIl messia del centrocampo della Juve starà fuori 40 giorni dopo la botta subita contro l’Udinese. Un’assenza che inizia con l’avvento ma che profuma di Quaresima. Il gol di Llorente diventa così ancora più importante perché ha messo in cascina del fieno fondamentale per affrontare le ultime settimane, prima delle vacanze sospirate, con più serenità. Conte sospira e si reca in preghiera: camminare nel deserto del campo è una possibilità più che concreta senza la propria luce.

Pirlo, a pensarla malignamente, non si è allungato il muscolo ma le ferie. Ma anche se fosse così (e non lo è)… come si fa a non concedergliele? Se consideriamo l’età, la fragilità, la grandezza, l’assoluta necessità e la bellezza del suo gioco bisognerebbe prenderlo, infilarlo in una teca di vetro e preservarne il futuro per gli anni a venire.

Fino al 2014 dunque non vedremo la barba di Pirlo che s’arriccia prima di una punizione, una palla in profondità, un calcio d’angolo. Vedremo al suo posto un lungagnone francese dai piedi infuocati. Meno tecnica e più tattica. Più fisico e finalizzazione. Meno barba e più imberbe. Cambiano gli addendi ma non la sostanza.

Pirlo rimani a casa e riposati. Non tanto per la Juve (il cambio abbiamo visto c’è) ma per la nazionale. In Brasile il polpo giocherà per i galletti e la tua barba diventerà insostituibile per il nostro cammino mondiale. Quaranta giorni? Io direi che potresti fare cifra tonda e prendertene sessanta, andare a Rio e saggiare i campi da gioco in attesa di giugno.

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