In Turchia la Francia si laurea campione del mondo Under 20 per la prima volta nella sua storia. Una vittoria arrivata ai rigori contro la celeste, i ragazzotti teribili dell’Uruguay capaci di eliminare nei quarti la Spagna, grande favorita della vigilia. Per i transalpini una soddisfazione unica che bilancia le sconfitte dei cugini più grandi, da anni ormai collezionisti di sconfitte.
Mvp del torneo lo juventino Paul Pogba, nettamente più pronto, per palcoscenici calcistici di primo livello, rispetto ai suoi coetanei. Una compagine ben assortita, una squadra dalle prospettive future molto interessanti e completa in tutti i reparti: dal portiere Aureòla (eroe nella lotteria dei rigori della finale) al terzino Digne (motore inesauribile), dall’ala Thauvin (una sorta di Ribery ancora più egoista ma di talento) alla punta Sanogo (già acquistato dall’Arsenal).
L’Uruguay si ferma sul più bello tradita dai suoi giocatori più rappresentativi: Nico Lopez (appena passato dalla Roma all’Udinese nell’affare Benatia) individualista e impreciso; Avenatti (spilungone d’attacco molto vicino al Cagliari) lento e sprecone; il fantasista De Arrascaeta (entrato nel secondo tempo); Laxait (acquisito dall’Inter) molto generoso ma poco concreto.
Terzo posto per il Ghana che si è imposto sulla sorpresa Iraq, vera favola del torneo. Tanti giovani in vetrina, tante buone occasioni per il mercato estivo. Vedremo quanti di questi ragazzi sbarcheranno in squadre di primo livello e quanti sbarcheranno in Euro seguendo le orme del Polpo Gba.
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