Nel secondo Gran Premio stagionale la Red Bull fa doppietta. Primo Vettel e secondo Webber con discussione finale. Completa il podio Lewis Hamilton.
Pronti partenza e via. Alonso alla prima curva tampona Vettel e continua con l’alettone penzolante come il ciuffo di Montezemolo. Lo spagnolo non rientra subito ai box per sostituire il pezzo, cercando di fare qualche giro in più. Ma l’azzardo non paga: rottura definitiva e gita sulla ghiaia. Maledizioni per tutti i ferraristi che si sono alzati presto la domenica mattina per vedere alla fine solo due minuti.
La gara è abbastanza noiosa in pista ma meravigliosa ai box. La prima cagata la fa Hamilton che, rientrando per il primo stop, decide di fermarsi alla McLaren (sua vecchia scuderia) invece che alla Mercedes. Pure la fidanzata cantante, riprendendo tutto con il telefono, scoppia a ridere. Immagine leggendaria con il pilota inglese che spiegherà: “Non ho sbagliato. Costava meno la benza”.
Subito dopo ci pensano i meccanici della Force India a regalarci più di un sorriso. Entrano contemporaneamente Di Resta e Sutil ai box creando un ingorgo buffissimo. Ci mettono una vita per il primo tanto che il secondo inizia a strombazzare manco fosse davanti a un addormentato con il semaforo verde: “allora? ci muoviamo? Ciccio?”. Con il proseguire della gara i meccanici riusciranno a far ritirare entrambi i piloti con pit-stop terribili. Si svelerà poi l’arcano: al cambio gomme c’erano due infiltrati, i due Marò.
I meccanici McLaren stavano ancora ridendo per la cagata di Hamilton quando si sono dimenticati di avvitare una gomma a Button durante l’ultimo stop. Figuraccia e gara buttata al vento per l’inglese. Hamilton laconico: “Col cazzo che mi fermo di nuovo da voi!”.
Alla fine i brividi vengono regalati dai piloti della stessa scuderia. I due Red Bull decidono di lottare per la vittoria e per poco non si buttano fuori. Webber agiterà il braccio mandando a cagare il compagno di scuderia e anche la squadra riprenderà il tedesco per un comportamento rischioso e inutile. Vettel sembrava il fratello maggiore che per diritto d’età vuole tutto. Allo stesso modo Hamilton e Rosberg si giocano il terzo e quarto posto. Rosberg al Team Radio: “è più lento di mia nonno”. Ma alla fine rimarrà dietro.
Mi chiedete di Massa? Boh! Tutta la gara tra sesto e quinto posto. Nominato dai telecronisti circa tre volte. GP anonimo e velocità da tartaruga. Insomma, opaco come nelle ultime stagioni. Per la Ferrari una domenica(li) da dimenticare.
Ecco le posizioni finali: Vettel, Webber, Hamilton, Rosberg, Massa, Grosjean, Raikkonen, Hulkenberg.
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