La mancata qualificazione agli ottavi di Europa League? “Di certo non ci danneggerà.”, dice Mazzarri dopo la figuraccia del suo Napoli contro il Viktoria Plzen. Una dichiarazione certo a metà tra il serio e il rammaricato faceto, ma è sintomatica.
Sintomatica di una mentalità tutta italiana per cui l’Europa League vale all’incirca quanto il torneo degli scapoli all’oratorio: un’inutile dispendio di fatica che toglie energia e concentrazione al campionato.
E invece di far bene in quella che fu la Coppa Uefa, purtroppo, abbiamo bisogno come il pane, per poterci permettere di competere anche nella più prestigiosa Champions League, dove invece rischiano di finirci più squadre portoghesi o francesi che italiane. Con tutto il rispetto per la Ligue 1 e la Primeira Liga, lì ci giocano squadre che farebbero fatica nella nostra serie B: ma mentre le nostre giocano in B, le loro fanno a sgomitate in Europa e spazzano via le nostre compagini ben più quotate come fossero squadrette di zoppi.
Perché? Perché ci mettono l’anima.
E le nostre non si sforzano manco di scoreggiare.
E’ il caso di dire “speriamo che il vento cambi”…
Comments are closed.