Palacio risponde a Totti: all’Olimpico finisce 1-1 tra Roma e Inter.

Un pareggio che assomiglia tantissimo a quello tra Fiorentina e Napoli. Roma e Inter si dividono un punticino che lascia l’amaro in bocca e un retrogusto di sconfitta. La squadra di Zeman viene scavalcata dal Milan e retrocede in settima posizione mentre la truppa di Stramaccioni vede davanti a sé ancora troppe dirette concorrenti per la Champions sprecando un’occasione d’oro per ricucire lo strappo.

Partita viva con la Roma che cerca maggiormente la via della rete: il boemo mette dentro Osvaldo e tiene in panca Destro. L’argentino finisce 200 volte in fuorigioco, si sistema 600 volte la coda dei capelli e si mangia qualche gol. Dall’altra parte l’assente Milito viene sostituito dal giovane Livaja a testimonianza che l’acquisto di Rocchi non serviva ad un emerito cazzo.

I giallorossi passano in vantaggio grazie  ad un rigore assegnato da Orsato per fallo di Ranocchia su Bradley. So che riceverò messaggi e insulti ma più lo vedo e meno mi convince (io non l’avrei dato affatto). La bomba di Totti diretta all’incrocio sfonda quasi la rete. L’Inter, dopo un po’ di torpore, si affida al suo uomo più in forma, Guarin, che si rende pericoloso con le sue sassate da lontano. Il colombiano ha il caparbio merito, sul finire della prima frazione, di sfondare in area con la forza e servire a Palacio l’assist d’oro del pareggio.

Nel proseguimento del match la partita resta viva. Tante sono le occasioni sprecate da una parte e dall’altra. Le imprecisioni di Lamela e i tiri sbilenchi di Osvaldo e De Rossi fanno ammutolire ancor di più Zeman (niente daje oggi) mentre il palo di Livaja e la lentezza di Palacio fanno imprecare Stramaccioni (in romanesco). Tutto sommato un pareggio giusto che fa sorridere solo altre squadre come la Juve e il Milan.

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