La Lazio vince 2-0 in casa contro l’Atalanta grazie a un contestato gol di Floccari (vistoso stop di mano) e rosicchia altri due punti alla Juventus, fermata 1-1 a Parma. Vince anche il Napoli, 3-0 senza appello al Palermo. Perdono ancora Fiorentina e Roma, battute rispettivamente 3-1 in casa dell’Udinese e 1-0 a Catania. Sospiro Cagliari, che rimonta il Genoa e vince in casa 2-1.
PARMA 1-1 JUVENTUS (Pirlo, Sansone (P))
Dopo il k.o. con la Samp, la Juve si dimostra ancora in difficoltà. Un buon Parma tiene botta per 90 minuti e mantiene l’imbattibilità casalinga. Primo tempo equilibrato e occasioni da ambo le parti: si vedono Pirlo su punizione (bravo Mirante) e Quagliarella da una parte; Belfodil e Amauri dall’altra. Rischia Buffon poi su retropassaggio di Bonucci prendendola con le mani: lascia correre l’arbitro. Nella ripresa pronti via e la Juve è già avanti: Marchionni stende stupidamente Padoin al limite dell’area e sul calcio piazzato ancora di Pirlo Biabany devia in rete nel tentativo di ostacolare gli avversari in barriera. Bravo furbo. Il Parma non molla e ancora Sansone castiga una big bruciando Caceres e infilando Buffon. Nel finale i bianconeri ci provano ma il gol non arriva. Nessun dramma: l’anti-Juve cambia un giorno sì e l’altro pure.
LAZIO 2-0 ATALANTA (Floccari, Brivio (aut.))
La Lazio ne approfitta e non sbaglia. Partita tattica all’Olimpico, sbloccata solo nella ripresa da un gol di Floccari, che stoppa visibilmente col braccio e fa infuriare Bergamo e provincia. La giornata no dei nerazzurri si concretizza poi col bellissimo autogol di Brivio che chiude il match. Dopo la traversa di Hernanes su punizione e il rosso a Carmona, il triplice fischio dà il via ai sogni della sponda biancoceleste. Nota: l’azione più bella della partita rimane la zanzara De Luca in scontro fisico con la statua Ciani. Pensavate di averle viste tutte con Giovinco vs Yepes, e invece no!
NAPOLI 3-0 PALERMO (Maggio, Inler, Insigne)
Quando tutti si aspettano il centesimo di Cavani, ecco che sul cross di Hamsik sbuca il testone di Maggio che indirizza la partita. Fin lì buon Palermo, concentrato e aggressivo. Poi i rosanero si sciolgono e Inler può raddoppiare con un gioiello dalla distanza da ammirare dieci volte al replay. Entrano Miccoli e Insigne, e se il primo incide poco, l’altro mette il sigillo finale. Senza la penalizzazione, i punti dalla Juve sarebbero solo tre…
UDINESE 3-1 FIORENTINA (Brkic (aut., F), Di Natale (rig.), Di Natale, Muriel)
Secondo k.o. di fila immeritato per la Viola. Buona partita dei toscani a Udine, ma quando non è periodo c’è poco da fare. E sì che la fortuna sorride in avvio, quando il colpo di testa di Rodriguez si stampa sulla traversa e carambola in gol dopo il rimbalzo su Brkic. Lo stesso portiere poco dopo deve uscire per infortunio. In chiusura di tempo toccato in area Domizzi che cade: proteste dei viola ma il contatto pare esserci. Di Natale realizza dal dischetto e fa 1-1. Lo stesso Totò scatta nella ripresa in leggero fuorigioco e spegne l’ottimo avvio della Fiorentina: 2-1 a sorpresa. Ma non finisce qui, perché una papera di Neto fa gioire anche panzerotto Muriel. Tris Udinese, che potrebbe anche dilagare con Pasquale: Neto si riscatta parzialmente. La Fiorentina ci prova, ma quando non gira…
CATANIA 1-0 ROMA (Gomez)
Ufficiale: la Roma è allergica al gol. Senza Totti e Osvaldo, Destro e compagni riescono nell’impresa di divorare l’impossibile. Ne approfitta un bel Catania, a cui basta il guizzo di Gomez nel secondo tempo. Tante occasioni anche per gli etnei, ma gli errori di Destro e Bradley su tutti sono da far vedere e rivedere alle scuole calcio come modelli da non imitare mai. Zeman dovrà fumarci su.
CAGLIARI 2-1 GENOA (Pisano (G), Sau, Conti)
Il Cagliari risorge nel diluvio casalingo. Dopo un primo tempo da pallanuoto, in avvio di ripresa Pisano svetta su corner e fa spuntare mille cornetti dai taschini di Cellino. I sardi reagiscono di orgoglio e trovano subito il pari col gioiellino di casa Sau. E nel finale la rimonta è completa: capitan Conti indovina l’inserimento giusto e fa esplodere Is Arenas. Per salvarsi servirà correre ancora.
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