Scandaloso al Cibali 2.0: il Milan passa

Nell’anticipo del venerdì il Milan esce vincitore dalla tana del Catania. 1-3 il finale: prima nota assurda della serata. Risultato viziato però dallo scandaloso errore della cinquina arbitrale che non vede un fuorigioco chilometrico di El Shaarawy sul gol del momentaneo pareggio. Nel primo tempo vi era stato il vantaggio firmato Legrottaglie; poi le perle di Boateng e ancora El Faraone a chiudere il match.

Nel Catania – assenti Izco, Spolli e soprattutto Gomez – si rivede Bergessio, mentre nel Milan spazio ad Acerbi per la squalifica di Yepes. Partono bene i rossoneri (altro scandalo a Catania) e giocano anche in maniera convincente per i primi 10 minuti. Basta però il solito calcio d’angolo (in cui il Catania è maestro) e i siciliani passano: Legrottaglie svetta su Acerbi e batte Amelia. 1-0 e partita cambiata: il Catania si chiude con nove uomini e un Milan disorientato e dai ritmi tutt’altro che indiavolati fatica a trovare spazi. Si va al riposo su un risultato tutto sommato un po’ beffardo per i rossoneri.

Nella ripresa accade di tutto. Dopo 5 minuti uno stupidissimo fallo di Barrientos già ammonito costringe l’arbitro a sventolare il secondo giallo: giusti entrambi. Poi il fattaccio: cross dalla destra, spizzata di Robinho che disorienta un po’ tutti e a questo punto il Faraone in netto offside insacca senza che nessuno se ne accorga. Nell’azione seguente lo stesso giovane attaccante viene steso al limite dell’area, forse fuori. Ma poco conta: Orsato non fischia e anzi ammonisce El Shaarawy. Altro grave errore che però non compensa lo scandalo di un minuto prima. Catania penalizzato e pure mazziato, perché passa un’altra manciata di minuti e Boateng trova il primo sigillo stagionale con una perla da fuori area: 1-2. Col vantaggio e la superiorità numerica il Milan fallisce una quantità scandalosa (tema della serata) di contropiedi: clamorosi gli errori di El Shaarawy e Robinho – tiro alle stelle da solo davanti al portiere – e il palo di Emanuelson dopo azione confusionaria e assurdamente non finalizzata. L’arbitro decide che non è serata per lui ed espelle Boateng per un fallo da dietro. Rosso esagerato, ma altro errore che per gravità non compensa il pari di El Shaarawy. Il Faraone decide poi che i gol mangiati sono troppi e si inventa la prodezza più difficile con un tiro a giro dalla sinistra che entra dopo aver baciato il palo: 1-3 e match ball.

Il Catania recrimina per un’altra partita condizionata dalle scelte arbitrali: il rosso a Barrientos è sacrosanto, ma il gol dell’1-1 è di quegli errori che non dovrebbero esistere. I cartellini a El Shaarawy e Boateng sono solo una magra compensazione. Il Milan raccoglie invece il terzo successo di fila stagionale (Champions compresa) e sfrutta l’occasione per rilanciarsi ulteriormente.

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