Il Milan continua la sua risalita portando via da Catania i 3 punti a seguito di una partita non esaltante e condizionata da un arbitraggio scadente. Vediamo insieme come si sono comportati i singoli:
CATANIA
Andujar – 6,5: Incolpevole sui gol, per il resto è sempre sicuro ed efficace, anche con interventi degni di nota. Che, storicamente, per un portiere argentino equivale ad essere Yashin.
Marchese – 6: Davanti ha Robinho, ma non è che la cosa lo preoccupi. Senza infamia e senza lode.
Rolin – 6: Tra i tanti giovani centrali sudamericani di talento approdati quest’anno sui nostri lidi, lui è il meno sponsorizzato, ma sfodera un’altra buona prestazione. L’eleganza è un’altra cosa, ma, d’altronde, non gli è richiesta.
Legrottaglie – 6,5: Uno e trino: goleador, baluardo difensivo e martire. Il tradimento di Barrientos mette in croce lui e tutto il Catania.
Alvarez – 6: Mezzo voto in più per l’azione di disturbo (forse fallosa) che impedisce a Nocerino di chiudere presto la partita.
Salifu – 5,5: Passa tutto il primo tempo a scivolare. A tratti la sua fisicità si dimostra efficace, ma sul gol di Boateng si fa aggirare con troppa facilità. Grande, grosso e ciula.
Almiron – 6: E’ generoso, ma sarebbe ora appendesse le scarpette al chiodo. L’unica sua consolazione è che in campo c’è un pelato più inutile di lui.
Lodi – 5,5: Al 10′ viene colto da un attacco d’arte e pennella un corner sontuoso per Legrottaglie, ma è l’unico Art Attack della sua partita.
Castro – 5,5: Due belle azioni e niente più. Ha le qualità per diventare un Gomez 2.0, ma deve dare continuità al suo agire.
Barrientos – 4: Come costui possa calcare i campi delle Serie A resta un mistero: la sua prestazione consta di una simulazione oscena e di un fallo inutile che insieme costano a lui l’espulsione e al Catania la partita. Oltre a ciò, il nulla. Ignobile a 360°.
Bergessio – 4,5: Mai pericoloso, neanche con l’aiuto di Acerbi. Decisamente sottotono, ma è troppo solo.
Bellusci – s.v.: Entra per picchiare El Sharaawy; ammonito.
Doukarà – s.v.: Nei pochi minuti in cui gioca, fa quasi meglio di Bergessio.
Paglialunga – s.v.: Entra per la gioia di chi, se esiste, lo ha al fantacalcio.
MILAN
Amelia – 6: Praticamente inoperoso e incolpevole sul gol.
De Sciglio – 6: Finchè la partita è equilibrata oscilla tra alti e bassi. Poi tira i remi in barca e si limita al compitino.
Mexes – 5,5: Non particolarmente sicuro in qualche occasione. E’ lecito aspettarsi di più.
Acerbi – 5: Dopo Legrottaglie, è il più pericoloso del Catania. Semplicemente non all’altezza.
Constant – 5,5: Il Cyrano di Guinea passa buona parte del primo tempo a menarsi con Bergessio. Il resto della partita è il compitino.
De Jong – 6: A questo punto gli do la sufficienza. Così, per infondergli fiducia.
Montolivo – 5,5: Gioca sottotono e sottoritmo. Non una gran serata la sua.
Nocerino – 5,5: Idem come sopra.
Boateng – 6,5: Una gemma a giro e una prova in crescendo. Segnali di ripresa che si aggiungono a quelli di settimana scorsa. Che la Satta abbia diminuito il carico degli allenamenti? Viene espulso, ma non è colpa sua.
Robinho – 5: Non la butta dentro manco con le mani. Più è facile, più lo sbaglia. Francamente esilarante.
El Sharaawy – 7: Aggiunge altri 2 gol al suo bottino: uno è in fuorigioco clamoroso, ma l’altro è una perla assoluta. Nel mezzo ne sbaglia un altro e gioca sotto il suo livello standard. Il che è tutto dire ragazzi. Questo è forte.
Emanuelson – s.v.: Come sosia di Robinho è talmente fedele all’originale che spedisce sul palo un gol fatto. Ma forse l’originale avrebbe fatto peggio. Ma che dico “forse”? Ha fatto peggio.
Ambrosini – s.v.: Mette minuti nelle gambe. Due minuti e mezzo. Lea di Leo mi ha suggerito in quale gamba li ha messi.
Orsato – 4: Inanella cacate a ripetizione. Oltre alla solita interpretazione personale del regolamento e da protagonista della partita, riesce a sbagliare nell’ordine: gol in fuorigioco di un metro di El Sharaawy, ammonizione per simulazione inesistente dello stesso italo-egiziano, 2 rigori non dati al Milan (almeno uno concedibile) ed espulsione esagerata a Boateng. I suoi assistenti lo accompagnano non imbroccando una segnalazione che sia una.
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