Il cambio di allenatore sembra aver giovato ai Los Angeles Lakers che, dichiarazioni a parte, sembrano entusiasti del gioco estremamente offensivo portato dall’ex coach dei Knicks. Kobe sembra il più propenso a sfruttare l’enorme libertà di giudizio che Mike concede ai suoi tiratori, firmando 31 punti contro i Suns e mostrando un’estrema efficacia e sicurezza. Nonostante i lavori siano ancora in corso c’è una nuova luce in California che mira direttamente a far uscire dal tunnel i gialloviola.
Prima sconfitta per New York nella notte. I Knicks cadono a Memphis (settima vittoria consecutiva) dopo un tour di partite ad ovest decisamente stancante. Non bastano i 20 punti Carmelo Anthony e i 18 di Raymond Felton. Ottima prova, tra le file degli orsetti, dei lunghi (Gasol e Randolph rispettivamente autori di 24 e 20 punti).
Continua la stagione super stellare di James Harden a Houston (29 p. nella notte) anche se i Rockets cadono a Portland di misura sotto i colpi di Batum (35 p.) Aldridge (29 p.) e Lillard (27 p.). Vince anche Oklahoma City grazie alle ottime percentuali di Durant e Martin (27 p. ciascuno) che bombardano la retina degli Hornets di un deludente Anthony Davis (appena 8 p. per la scelta n°1 del draft).
Minnesota, falcidiata da infortuni (Roy, Barea, Pekovic…), perde con i Warriors e per sopperire alle assenze e dare fiato a Kirilenko, ingaggia Josh Howard. Detroit, alla nona sconfitta su dieci partite, concede spazio anche ai Magic, autori anch’essi di un inizio di stagione non certo sfavillante.
Chiudono il report della notte le vittorie di Philadelphia su Utah (26 p. per Jrue Holiday), di Atlanta su Sacramento (21 e 5/5 da tre per Kyle Korver) e infine di Indiana su Dallas (6 uomini in doppia cifra per i Pacers, due solamente per i Mavs).
Philadelphia-Utah 99-93
Indiana-Dallas 103-83
Detroit-Orlando 106-110
New Orleans-Oklahoma City 95-110
Minnesota-Golden State 98-106
Memphis-New York 105-95
Sacramento-Atlanta 96-112
Portland-Houston 119-117
Los Angeles Lakers-Phoenix 114-102
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