Facile la battuta della Freccia lo ammetto. Eppure potrebbe davvero essere rinominato c0sì il treno che ha condotto la Roma verso la sua trasferta di campionato. La squadra di Zeman, infatti, ha scelto di usare proprio il treno per arrivare a Parma sedendosi su una delle vetture di punta della compagnia ferroviaria statale.
Peccato che la città ducale non sia stata inclusa tra le fermate previste dal treno in partenza dalla Capitale nel progetto originale di Trenitalia. Così è stata necessaria una piccola deviazione per portare i baldanzosi ragazzotti in Emilia causando ben 40 minuti di ritardo al resto dell’utenza pagante.
Partito il passaparola è scoppiato un putiferio. Un reclamo presentato dal Codacons. Passeggeri che si sono limitati per il trattamento di “seconda classe” e un parziale rimborso promesso dalla compagnia che assicura di aver avvisato sonoramente nelle varie stazioni il tragitto alternativo.
Una figura non proprio di classe quella della Roma e di Trenitalia che sono riusciti nella mirabolante impresa di sottolineare i privilegi che certe caste hanno rispetto ai comuni viaggiatori che ogni giorno versano euro profumati nelle macchinette automatiche o davanti a bigliettai severi.
Una caduta di stile che non distende i nervi prima di una partita così delicata e che alimenta ancor di più il malcontento della popolazione verso uno stato che figli e figliastri.
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