Milano cancella la brutta prestazione di Avellino in campionato violando il parquet croato dello Cedevita. Seconda vittoria in Euroleague in due partite per la compagine lombarda che, nonostante qualche amnesia di troppo, vince meritatamente per 71-83 contro la squadra di Zagabria, matricola della manifestazione.
L’Olimpia si affida soprattutto ai suoi americani. Cook disputa una buona partita (anche dal punto di vista puramente balistico), Langford la decide. Sotto canestro si fanno sentire i muscoli di Bourussis e il dinamismo di Fotsis che dominano sotto le plance. All’intervallo però, la squadra di Scariolo è avanti di soli tre punti, colpa delle troppe amnesie offensive dell’inizio secondo quarto, fortunatamente rimediate da un 8-0 firmato Cook e Gentile.
La ripresa diventa una gara di controllo. Ogni qualvolta i croati cerchino di ricucire i piccoli strappi, trovano sempre una reazione pronta dei milanesi, abili a fruttare i punti deboli di una squadra senza esperienza che si affida soprattutto ai colpi dei singoli (uno su tutti l’ex Nba e Real, Gelabale). Buono anche l’apporto dalla panchina di Hendrix e Basile che hanno messo quei fondamentali mattoncini per solidificare la vittoria.
A Milano ora arriverà Roma, altro test fondamentale per capire se l’Olimpia ha imparato la lezione o è quella di inizio stagione, capace di vincere con autorità in Europa ma contemporaneamente di perdere malamente in terra irpina.
Comments are closed.