Trento ha scritto la storia. Dal 2009 al 2012 è seduta sullo scranno mondiale della pallavolo e non ha alcuna intenzione di abdicare. Il Cruzeiro, vittima sacrificale della finale, si è dovuto arrendere allo strapotere tecnico e fisico della squadra italiana. Poker calato e quarta vittoria consecutiva nel campionato mondiale per club, svoltosi a Doha. Un vanto per l’Italia, troppo spesso dimenticato.
Stokr è un martello che pianta chiodi sulle braccia dei poveri ricevitori brasiliani, sepolti vivi dalla miriade di pallottole sparate dall’opposto e da Juantorena. Non parliamo poi di Kaziyski, le cui pallonate hanno superato il muro del suono molto prima di Baumgartner. Precisa anche la regia hollywoodiana (per spettacolo e precisione) di Raphael che ha distribuito ai compagni precisi assist, variando il gioco ed eludendo i tentativi di arginamento della vana difesa brasiliana.
Il Cruzeiro non ci ha capito nulla, diciamolo. I carioca sono stati travolti in ogni fondamentale dalla squadra di Stoytchev, dal muro alla battuta, cedendo in soli tre set e rimanendo realmente in partita solo nell’ultima frazione di gioco (25-18, 25-15, 29-27).
Una vittoria che eleva i trentini nell’Olimpo della pallavolo e, vista la fame mostrata a Doha, siamo sicuri che i giocatori non saranno appagati e sazi. L’Itas si presenterà ai nastri di partenza degli impegni europei e italiani vogliosa di allungare questa incredibile striscia di successi, per dimostrare di essere ancora la squadra più forte del mondo sotto rete.
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