Dal regalare lettoni a ottenere l’ottavo dan: Putin nell’Olimpo dl Judo.

Vladimir Putin è uno judoka. Partiamo da qui. Quanti di voi lo sapevano? Non è uno judoka amatoriale che combatte per il puro piacere di farlo ma può vantare una bella cintura nera intorno alla vita, per segnalare il grado delle sue capacità e sorprendere chi ancora non aveva coscienza di ciò.

Siamo sinceri… guadandolo in viso è facile scorgere quella pericolosità e convinzione tipiche di chi ha scalato le vette di questo bellissimo sport. Che Vladimiro sapesse difendersi da solo è abbastanza evidente ogni qualvolta una telecamera lo immmortali, ma chi di voi è capace di vederlo su un tatami a combattere come se stesse lottando per una medaglia olimpica?

Ma non è finita qui. Il premier russo ha ottenuto il conferimento dell’ottavo dan, uno dei più alti riconoscimenti mondiali di questa disciplina: sono pochissimi gli atleti che sono riusciti a conquistare, per svariati meriti, tale investitura.

Il presidente della federazione Marius Vizer ha giustificato così la scelta: “Quale presidente onorario della Ijf, emerito e riconosciuto judoka, e inoltre capo di Stato di un grande Paese, Vladimir Putin e’ il perfetto ambasciatore per il nostro sport”.

Operazione di mercato per uno sport che vuole emergere e farsi conoscere in tutto il mondo e che contribuisce ad alimentare una figura già inquietante del panorama politico mondiale. Se doveste trovarvi soli con Putin non offritegli mai (e dico mai) il fianco sinistro.

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