Quasi ci mancano le parole: Josefa Idem, a quarantotto anni e all’ottava olimpiade della sua carriera, arriva in finale nella sua specialità con il primo tempo di battera. Un sberla sonante alle sbarbatelle in gara assieme a lei, molte delle quali potrebbero esserne figlie.
Comunque vada la finale, Sefi entra nella leggenda.
Che donna, ragazzi… CHE DONNA!
E’ stata lei a farci vivere le emozioni più grandi in questa olimpiade londinese: mamma affettusosa e lavoratrice indefessa, appassionata del suo lavoro tanto da mantenerla competitiva (e vincente) fino alla soglia del mezzo secolo.
Noi la amiamo! Grazie, Sefi!
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