Convocazioni: io credo in quest’Italia (forse).

Antonio conte convocazioni italia

A Francia 2016 andrà in campo la peggior Italia degli ultimi 30 anni, forse di sempre, dice qualcuno. Le convocazioni ad ora non sono ancora ufficiali, ma tutto lascia intendere che i 23 chiamati da Antonio Conte saranno questi:

Portieri: Buffon, Marchetti, Sirigu.

Difensori: Barzagli, Bonucci, Chiellini, Darmian, De Sciglio, Ogbonna.

Centrocampisti: Bernardeschi, Candreva, De Rossi, Sturaro, Thiago Motta, Florenzi, El Shaarawy, Giaccherini, Parolo.

Attaccanti: Eder, Insigne, Pellè, Zaza, Immobile.

Convocazioni che fanno discutere e lasciano perplessi. Già al momento dello stage s’era discusso delle esclusioni di Gabbiadini e Berardi, poi di Pavoletti e di Pirlo; ora ci si chiede come mai, con un centrocampo tutto muscoli e niente cervello (ma pure niente fiato, se pensiamo a Thiago Motta), sia stato lasciato a casa l’unico in grado di fare un passaggio in verticale più lungo di due metri: Jorginho.

Cosa aspettarci dall’europeo di Francia 2016

Un'immagine significativa trovata sul web.
Un’immagine significativa trovata sul web.

Il nostro C.T. a tempo determinato punterà verosimilmente su un 3-5-2  che diventi alla bisogna 5-3-2 o 3-3-4, con lavoro sfiancante e incessante per le ali, che saranno con tutta probabilità i primi due cambi di ogni partita; i numeri di giocatori di fascia lo lascia presagire senza troppo sforzo, ma questo ha determinato la convocazione di soli 4 interni puri di centrocampo; che significa bene o male solo una cosa: al primo centrocampista che s’infortuna, siamo fottuti.
Come dicevamo prima, inoltre, i pochi piedi buoni che abbiamo giocano tutti lontano dal centro del campo: bisogna sperare nella resurrezione di Thiago Motta, ma – considerato che non fa un passaggio in verticale dal 1924 – dobbiamo supporre che il regista dell’Italia sia Bonucci. Ergo: se s’infortuna Bonucci, siamo fottuti (e speriamo che non riprenda a fare bonucciate sul più bello).

Eppure quest’Italia ha del potenziale, e può riservare qualche sorpresa positiva: giocatori come El Shaarawy e Immobile sono alla ricerca di un definitivo riscatto dopo stagioni difficili e un 2016 in cui hanno regalato segnali di ripresa; Insigne viene da un anno straordinario e deve convincere definitivamente anche in Nazionale; Bernardeschi sembra un predestinato e aspetta il definitivo salto di qualità. Giocatori che devono tirare fuori l’orgoglio e mostrarci quello che sanno fare, perché sappiamo che lo sanno fare. Se però non lo fanno, siamo fottuti.

Poi ci sono le grandi incognite: Thiago Motta (non l’avevamo ancora citato in quest’articolo, no) ed Eder, con quest’ultimo che all’Inter ha seguito le orme di Vampeta più che quelle di Ronaldo, e deve dimostrare di valere qualcosa. Ma anche Sturaro e Zaza, convocati nonostante lo scarsissimo minutaggio in stagione con la Juventus. Conte insomma ha puntato sui suoi uomini, quelli che lo hanno accompagnato durante le qualificazioni (non si spiegherebbe altrimenti perché Sirigu parte per la Francia e Donnarumma no): sarà solo per quello o le convocazioni rispecchiano effettivamente i valori dei 23 giocatori più in forma in questo momento?

Speriamo nella seconda risposta, altrimenti siamo fottuti.